I cambiamenti storici, con particolare riferimento alla “svolta antropologica” del '68, che hanno portato ad una società complessa e pluralistica,hanno reso necessario un ripensamento dell’idea di educazione1. Essa, oltre al suo ruolo specifico di attualizzazione delle potenzialità personali, è chiamata ad affrontare le sfide di un contesto sociale sempre più incerto, problematico, aperto a possibilità e, insieme, a rischi inediti, che lo rende non più “pensabile” secondo il vecchio modello di impostazione funzionalista e integrazionista dell’educazione rispetto a un presunto ordine sociale2.