- Categoria: L'AltraNotizia
- Scritto da Redazione
- Visite: 2955
Un videogame per curare la disattenzione
Contro la sindrome da iperattività e deficit di attenzione (ADHD) funziona uno speciale 'videogame' che aiuta il bambino a concentrarsi con un sistema molto speciale che consente di 'vedere' il proprio cervello in azione mentre il piccolo si sforza di focalizzare l'attenzione sul gioco.
Si tratta di un esperimento di 'neurofeedback' senza precedenti che ha coinvolto 102 bambini, un vero e proprio trial clinico i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pediatrics. La sperimentazione è stata condotta da Naomi Steiner, dell'ospedale pediatrico Floating Hospital presso il Tufts Medical Center.
Il neurofeedback è una tecnica ormai più volte testata per svariati disturbi (tra cui anche la depressione) che serve per ''addestrare'' il cervello a funzionare in una certa maniera. In breve, l'attività neurale di un individuo che esegue il neurofeedback viene tradotta in stimoli visivi e sonori: in questa maniera l'individuo può sentire e vedere il proprio cervello in azione e quindi può adoperarsi per farlo funzionare meglio di come sta facendo, aiutato da nuovi stimoli sonori e visivi che riceve in risposta.
Nello specifico i pediatri hanno fatto indossare una specie di caschetto da bici con degli elettrodi a una parte dei bambini con ADHD: gli elettrodi registravano l'attività neurale dei piccoli cui era stato detto di concentrarsi ed eseguire vari esercizi al pc. Il feedback sulla loro concentrazione era il personaggio di un videogame, un delfino che, appena la concentrazione del bambino cresceva, faceva un tuffo in acqua per segnalarglielo.
Dopo varie sedute di questo addestramento neurale i bambini hanno visto aumentata la propria concentrazione e le funzioni cognitive per i successivi sei mesi. I bambini che non sono stati ''trattati'' col neuro feedback (gruppo di controllo) non hanno avuto un incremento di attenzione e capacità cognitive nello stesso arco di tempo.
Fonte: ANSA, 17/02/2014