Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

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Mc Donald a scuola e i genitori si arrabbiano

mc donald“Mia figlia di sei anni ignorava l’esistenza di McDonald's. Adesso invece sa tutto. E questo grazie alla scuola pubblica”. È arrabbiato un papà della scuola dell’infanzia e elementare Mameli di Firenze. Lui ed altri genitori non hanno per nulla gradito l’iniziativa della preside, che ha fatto assistere i bambini ad uno spettacolo con protagonista il pagliaccio McDonald's.

Un’iniziativa volta a sensibilizzare i piccoli sui temi della natura; peccato però che al termine della rappresentazione ai piccini siano stati distribuiti addirittura dei coupon per ottenere degli sconti nel McDonald's di viale Talenti. Davvero troppo per alcune mamme. “Appena ho visto mia figlia tornare a casa con un album di figurine firmato Mc e coi buoni-sconto ho pensato che questo materiale fosse stato distribuito fuori dalla scuola – racconta il genitore -. Invece tutto è avvenuto nella palestra dell’istituto, che ha fornito i locali gratuitamente”. Ce n’è abbastanza per far infuriare le mamme.

“E’ assurdo. Si fanno tanti progetti per invogliare i bambini a mangiare frutta e verdura e a fare movimento, e poi si spalancano le porte all’azienda simbolo del cibo spazzatura?”, strabuzza gli occhi una signora. Che aggiunge: “Oltretutto la scuola non ci ha preventivamente avvisato dello spettacolo”. Un papà è inorridito: “E’ mai possibile che la catena di fast-food si faccia pubblicità senza lasciare un centesimo alla scuola? Un conto è organizzare un’iniziativa ad esempio con una casa editrice che poi regala libri al comprensivo, e un altro far intervenire proprio il re degli hamburger”.

E’ dispiaciuta la dirigente Lucia Di Giovanni, che ha ricevuto alcune delle mamme che non hanno gradito la scelta. “Pensi che sono stati proprio dei genitori, che avevano visto e apprezzato lo spettacolo, a propormi di organizzarlo a scuola – si schermisce la preside -. Nessuno mi aveva detto dei coupon. Se lo avessi saputo prima, non avrei dato l’autorizzazione. Sono stata attratta dal messaggio naturalistico e non ho pensato agli eventuali rischi”.

Fonte: La Nazione, 28/05/2014