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Otto stereotipi (sbagliati) sugli immigrati

migrantiBastano poche cifre per scardinare otto stereotipi sugli immigrati, come conferma l’ultimo rapporto del Migration Policy Research sulla percezione dello straniero in Europa. Sono in particolare tre i falsi miti duri a morire nel Vecchio Continente.

Il primo, “l’Europa non ha bisogno degli immigrati”. Impossibile, replica l’Istituto. Che dimostra, tra le altre cose, che se i flussi migratori venissero bloccati tra il 2010 e il 2030, non solo l’Europa perderebbe 33 milioni di persone in età lavorativa (-11%) ma la fetta di popolazione compresa tra i 20 e i 30 anni si ridurrebbe del 25%. Il secondo, “gli stranieri ci portano via il lavoro”. Non è affatto vero – sostengono gli esperti – in quanto per ogni 1% di forza lavoro immigrata, i guadagni medi della popolazione si riducono di meno dello 0,1%. Ma non solo. Il mercato del lavoro di stranieri e autoctoni spesso si sviluppa su assi paralleli, ciò che non genera competizione. Il terzo, “a scuola i bimbi immigrati danneggiano le performance dei nostri figli”. Niente di più sbagliato – asseriscono i ricercatori. In quanto, stando ai dati PISA, pagelle disastrose sono generalmente correlate a condizioni socioeconomiche personali altrettanto catastrofiche.

Fonte: West, 29/07/2014

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