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La fotografia OCSE alla scuola italiana
Pochi giovani laureati, ancor meno iscritti, un aumento preoccupante di NEET. Ma anche troppi insegnanti e abbandoni scolastici. È la fotografia della scuola e dell’università italiane scattata dall’OCSE nel report Education at a glance 2014, e presentata in Italia dall’Assocazione TreeLLLe.
I tassi d’iscrizione all’università sono in calo e il numero di studenti che abbandonano gli studi ha smesso di diminuire dopo il 2010. Nel 2012, quasi un giovane su tre (32%) dai 20 ai 24 anni di età era un NEET, senza lavorare né studiare (+10% rispetto al 2008). Nello stesso anno, il 14% dei 17enni (uno su 7) aveva già abbandonato la scuola (la media OCSE per è del 10%). Nonostante l’aumento negli ultimi 15 anni, il numero di giovani laureati rimane inferiore alla maggior parte dei paesi. Nel 2012, in Italia la percentuale di laureati under-34 era del 22% (10% nel 2000), quasi la metà della media OCSE (40%). Unica nota positiva, il miglioramento della qualità dell’istruzione di base, nonostante la riduzione della spesa pubblica per l’istruzione (unico paese OCSE). È l’effetto soprattutto della riduzione del numero di docenti – la maggior parte dei quali (62%) oltre i 50 anni. Oggi il rapporto studenti/insegnante è di 12 studenti per 1 insegnante in Italia, comunque più alto degli standard OCSE – 15 studenti nella scuola primaria e 13 studenti per ogni docente nella scuola secondaria.
Fonte: West, 09/09/2014
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