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"Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità": questo è il tema scelto per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 2015, un focus importante che riguarderà il valorizzare le abilità delle persone con disabilità concentrandosi sulle pari opportunità e sull'empowerment.
Sotto temi della Giornata saranno: accessibilità delle città; aumentare i dati e le statistiche sulla disabilità, favorire l'inclusione delle persone con disabilità "invisibili".
La tecnologia come strumento per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, per consentire loro più facilmente di avere assistenza ed integrazione, questo il tema che le Nazioni Unite hanno scelto per la ricorrenza odierna (International Day of Persons with Disabilities 2014)
Sono stati approvati definitivamente nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri i decreti attuativi del Jobs Act che rimodulano in parte l’accesso al lavoro delle persone con disabilità. Il regolamento che riguarda il collocamento mirato per i disabili è stato rivisto con il decreto attuativo del Jobs Act, approvato lo scorso 8 settembre, dal titolo “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità”, che punta a meno burocrazia e maggiori facilitazioni all’accesso al lavoro.
Spopola in mezzo mondo la Danceability, una tecnica artistica che consente a tutti i disabili, fisici e mentali, di ballare. Sperimentata per la prima volta da un professionista italiano trapiantato negli USA, Alito Alessi, questa disciplina permette a persone con handicap diversi di collaborare insieme ai normodotati nella creazione di spettacoli di danza. La particolarità, però, è che non viene seguita una coreografia precisa, ma tutto si basa sull’improvvisazione, lasciando poi che sia la fluidità dei corpi a fare il resto.
Dal 15 settembre 2015 il vecchio contrassegno parcheggio per disabili, di colore arancione, non sarà più valido.
Il nuovo contrassegno e la nuova segnaletica sono stati introdotti con il Decreto del Presidente della Repubblica n.151 del 30 luglio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012, e sono conformi al “contrassegno unificato disabili europeo” (CUDE) previsto dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea 98/376/CE.
Fernando voleva bene al suo unico nipotino. Quand’era nato, dopo una gestazione della figlia molto difficoltosa, e due aborti spontanei, era stato colto da un’euforia indicibile. Gli aveva subito aperto un libretto bancario, su cui versava ogni mese un decimo della sua pensione, perché voleva garantire al piccolo erede un futuro almeno dignitoso. L’avevano chiamato Leo, nemmeno Leone o Leonardo: proprio Leo, così abbreviato per non appesantirlo oltre ai due cognomi ereditati dalla famiglia paterna, Rossi Bastianutti.
La nuova strategia dedicata ai diritti delle persone con disabilità nel Vecchio Continente punta alle capacità piuttosto che alla disabilità. I legislatori devono progettare leggi, politiche e buone pratiche che assicurino l’autonomia, l’accesso alle informazioni, all’istruzione e al lavoro di questa speciale categoria. In sintesi, è questo il contenuto del documento appena pubblicato dal Consiglio d’Europa. In cui si definiscono gli obiettivi da qui al 2023 nei 47 Stati Membri.
La diseguaglianza nell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità rappresenta un tema di grande rilevanza sociale ed è spesso indizio delle più generali differenze nella partecipazione alle diverse dimensioni della vita sociale. Così il Rapporto ISTAT 2018 (paragrafo 5.4) che delinea la situazione dell'inclusione scolastica nel nostro Paese sui dati relativi all’anno scolastico 2016/2017. L’indagine per la prima volta ha esteso il campo di osservazione anche alla scuola dell’infanzia e alla scuola secondaria di secondo grado, fornendo così un quadro informativo più ampio. Gli alunni con disabilità sono complessivamente 272.167 (il 3,1% del totale), cui quasi 160 mila del primo ciclo, una quota in costante aumento negli ultimi 15 anni.
La letteratura psicopedagogica si è occupata largamente dell'apprendimento e dell'inserimento sociale della persona con disabilità intellettiva ma poco della sua sessualità.
A differenza di quanto comunemente si pensa, la disabilità intellettiva non inibisce la libido né rende la pulsione sessuale della persona con disabilità sostanzialmente diversa da quella del normodotato. La sessualità e l'affettività degli individui è regolata dai centri del Sistema Nervoso Centrale, in particolare dal sistema limbico. Nel caso di persone con disabilità intellettiva è molto probabile che queste componenti non vengano compromesse dal Ritardo: questo significa che la dimensione della sessualità appartiene a un ambito potenzialmente sano.
L’articolo presenta una rassegna delle posizioni degli studiosi più autorevoli in questo ambito.
Il Disability management è metodologia in uso nei paesi Nord Americani dagli anni ’80 per promuovere il benessere e la salute, per gestire in modo efficace i lavoratori in situazioni di disagio e favorire la creazione di un ambiente inclusivo per le persone con disabilità. Con questo articolo il nostro intento è di contribuire al dibattito con la presentazione dell’esperienza quindicennale del Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona nell’applicazione di un modello di Disability management che tiene conto della complessità delle situazioni di cui ci si deve occupare, certamente non risolvibili esclusivamente a livello gestionale o normativo.
Mariagrazia è una maestra elementare. 53 anni di età, simpaticissima, indossa il naso rosso da clown per divertire i suoi piccoli alunni. In più, ha il Parkinson, cui ha dato il nome di Parky, paragonandolo a un piccolo serpente invisibile che la fa tremare. È così che spiega la malattia ai suoi bambini, che la adorano.
Si è spento all'alba di martedì 7 aprile 2019, all'età di 90 anni, Jean Vanier, teologo e filosofo che pur facendo cose molto semplici nella vita vita di tutti i giorni ha insegnato a riconoscere i doni e i preziosi insegnamenti che ci offrono le persone rifiutate dalla società, in particolare quelle con disabilità, quando sono adeguatamente sostenute e accolte.
Ricordiamo questo profeta che, nel suo apostolato laico durato ben oltre mezzo secolo, soprattutto al fianco dei suoi amici con disabilità mentali, ha abbracciato un intero popolo di anime arse dalla sete d’amore e spesso riscattate dai margini della società.
Cosa succede ai bambini autistici quando diventano grandi? Questa è una delle domande che ogni famiglia si pone al momento della scoperta della disabilità che caratterizza il proprio figlio (1). Il destino della grande maggioranza delle persone con autismo è che rimangono in famiglia finché i genitori sono in grado di accudirle e poi vengano accolte in strutture residenziali con altri disabili. Certamente un passo avanti se si considera che fino a qualche decennio una persona autistica era destinata verso l'ospedale psichiatrico o i grandi Istituti di ricovero. Ma anche questi uomini e queste donne hanno il diritto di costruire il proprio futuro, di avere un lavoro e, soprattutto, di avere le stesse opportunità dei loro coetanei.
In questo articolo si presentano alcune testimonianze ed esperienze di positivo sostegno all'integrazione lavorativa di persone con autismo "ad alto funzionamento".
L’articolo documenta un'esperienza mossa dall'intento di rendere accessibili alle persone con disabilità visive alcuni famosi dipinti attraverso il tatto. Come si vedrà, il progetto è stato realizzato con materiali poveri e questo dovrebbe incoraggiare alla replicazione dell'esperienza.
Dopo i decreti del Jobs Act entrati in vigore, partono gli sgravi contributivi e gli incentivi per le aziende che intendono assumere lavoratori con disabilità, oltre alle assunzioni previste dalla legge. Il bonus disabili 2016 è partito ufficialmente l'1 gennaio 2016 e ha la finalità di rendere migliori sia le condizioni lavorative dei disabili che il loro inserimento
Con Decreto n. 153 del 1 agosto 2023, il Ministero dell'Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha definito le disposizioni correttive al D.I. n. 182 del 29/12/2020, recante: "Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell'articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66".
Il decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 62, individua delle nuove direttive in materia di valutazione e di certificazione delle competenze nell’ambito dell’intero ciclo d’istruzione. Esso va ad esplicitare le indicazioni contenute nella legge 107 del 2015, in particolare nell’articolo 1, ai commi 180 e 181, lettera i.
Con Decreto n. 182 del 29/12/2020, il Ministero dell'Istruzione ha introdotto gli annunciati modelli di PEI nazionali, che dovranno essere adottati dall'anno scolastico 2021/2022. Si tratta di un evento senza precedenti, poiché non si era mai avuto fino ad oggi un modello ministeriale per un documento così importante ai fini del diritto allo studio degli alunni con disabilità.
Purtroppo, la comprensione e la compilazione di tale PEI non è immmediata, tant'è che il Ministero ha accompagnato la pubblicazione con 65 pagine di Linee Guida. Per sostenere i docenti che devono cimentarsi con questo nuovo adempimento, Educare.it propone un corso a distanza condotto dai proff. Lascioli e Pasqualotto dell'Università di Verona, che già avevano pubblicato un libro sul nuovo PEI delineato dal DLgs. n. 66/2017.
Durante la formazione, saranno illustrati i principi dell'approccio biopsicosociale che caratterizza il PEI, gli strumenti per l'osservazione sistematica degli alunni che consentono di ricavare i contenuti principali richiesti dal PEI ministeriale, grazie anche al supporto informatico messo a disposizione gratuitamente dall'Università di Verona.
Con Decreto n. 182 del 29/12/2020, il Ministero dell'Istruzione ha introdotto i modelli di PEI nazionali che dovranno essere adottati dall'anno scolastico 2021/2022. Si tratta di un evento senza precedenti, poiché non si era mai avuto fino ad oggi un modello ministeriale per un documento così importante ai fini del diritto allo studio degli alunni con disabilità.
Dopo la positiva partecipazione della prima edizione, Educare.it propone un nuovo corso a distanza condotto dai proff. Lascioli e Pasqualotto dell'Università di Verona, autori del manuale Il Piano Educativo Individualizzato, aggiornato ai nuovi modelli nazionali di PEI (leggi un'anteprima).
Durante la formazione saranno illustrati i principi dell'approccio biopsicosociale che caratterizza il PEI, gli strumenti per l'osservazione sistematica degli alunni che consentono di ricavare i contenuti principali richiesti dal PEI ministeriale, grazie anche al supporto informatico messo a disposizione gratuitamente dall'Università di Verona.Inoltre saranno forniti esempi di compilazione delle diverse sezioni del PEI.
Al termine è rilasciato un attestato di partecipazione di 15 ore. In allegato il programma del corso.
Per ulteriori informazioni: www.educare.it/fad
Con Decreto n. 182 del 29/12/2020, il Ministero dell'Istruzione ha introdotto i modelli di PEI nazionali che devono essere adottati nell'anno scolastico in partenza.
Dopo la positiva partecipazione delle edizioni precedenti, Educare.it propone un nuovo corso a distanza condotto dai proff. Lascioli e Pasqualotto dell'Università di Verona, autori del manuale Il Piano Educativo Individualizzato, aggiornato ai nuovi modelli nazionali di PEI (leggi un'anteprima).
Durante la formazione saranno illustrati i principi dell'approccio biopsicosociale che caratterizza il PEI, gli strumenti per l'osservazione sistematica degli alunni che consentono di ricavare i contenuti principali richiesti dal PEI ministeriale, grazie anche al supporto informatico messo a disposizione gratuitamente dall'Università di Verona.Inoltre saranno forniti esempi di compilazione delle diverse sezioni del PEI.
Al termine è rilasciato un attestato di partecipazione di 15 ore. In allegato il programma del corso.
Per ulteriori informazioni: www.educare.it/fad
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