- Categoria: Difficoltà di linguaggio o di apprendimento
- Scritto da Monica Balli
Dislessia
Mi chiamo Anna insegno in una scuola elementare.
Per la prima volta mi cimento con l'area linguistica e sto adottando il metodo fonematico, che pare essere anche il più adatto per bambini con qualche difficoltà d'apprendimento.
Nella classe, c'è un bambino in particolare per il quale sono un po' preoccupata.
E' stato seguito fin dalla scuola materna (per tre anni) da un logopedista a causa di una grave forma di disfasia.
In effetti oggi il bambino parla abbastanza bene, non ha un linguaggio ricco, ma si esprime e si fa capire abbastanza bene.
I problemi più gravi si manifestano invece per ciò che riguarda l'apprendimento della lettura e della scrittura: A. non riesce assolutamente ad associare il suono delle lettere al loro segno grafico, in particolare per ciò che riguarda le consonanti.
Ovviamente non riconoscendo le singole letterine, ha grosse difficoltà con le sillabe e via dicendo.
Mi chiedo come posso aiutarlo, visto che il divario con i compagni va sempre più aumentando e con esso le frustrazioni per A.
Mi chiedo se non si possa trattare anche di un caso di dislessia, ma non ne so abbastanza per poterlo diagnosticare, né tantomeno per poter approntare un programma adeguato di recupero.
Cosa ne pensa? Avrebbe qualche consiglio bibliografico e non solo da darmi.
La ringrazio molto.
Gentile signora,
affinché si possa parlare di disturbo della lettura, o "dislessia", è necessario sottoporre il bambino ad una valutazione che preveda l'utilizzo di test standardizzati somministrati individualmente.
Una valutazione psicometria permette di conoscere la tipologia del disturbo di apprendimento, di capire se si tratta di un disturbo specifico, se vi sono disturbi associati e quali sono le possibili cause.
I bambini con disturbo specifico della lettura hanno un QI nella media, e talvolta al di sopra, tuttavia la capacità di lettura risulta inferiore alle richieste previste dall'età anagrafica; è una lettura più lenta, poco espressiva, con inversioni, omissioni e sostituzioni di lettere che comportano anche errori nella comprensione.
Il disturbo della lettura può essere associato ad un deficit della percezione visiva, dell'attenzione, della memoria o del linguaggio è importante quindi, per riuscire a capire le possibili cause delle difficoltà del bambino, e gli eventuali disturbi associati, che venga valutato da persone esperte.
Con interventi psicopedagogici precoci ci sono buone probabilità di risolvere il problema e di evitare nel bambino una diminuzione di autostima e di motivazione verso l'apprendimento. Per facilitare il processo di automatizzazione dell'associazione fonema-grafema può essere molto utile l'utilizzo del computer e di software didattici adeguati all'età come "Start, avviamento alla lettura" della Erickson; può essere efficace anche il programma fonologico lessicale "Insegnare a leggere con il metodo FOL" di Tamara Malaguti, edizioni Erickson.
Se mi comunicherà l'età del bambino sarò ben lieta di consigliarle altri testi e software didattici specifici che spero potranno esserle utile.
copyright © Educare.it - Anno I, Numero 4, Marzo 2001