- Categoria: Problemi con il sonno
- Scritto da Paola Zanchetta
Terrore notturno
Egregi signori,
mi chiamo Paola ed ho una bambina di quasi 4 anni. Ogni sera la metto a letto nella sua cameretta ca. verso le 21.00, immancabilmente dopo due o tre ore (sembra quasi abbia dentro di lei un campanello) si sveglia terrorizzata urlando e piangendo, scende dal letto ed arriva in sala, io cerco di calmarla o di parlarle tranquillizzandola addirittura ci sono delle volte che non gli rivolgo la parola, ma guardandola negli occhi vedo che non è li con me, è come se vedesse altre cose bruttissime, il suo sguardo è fermissimo e lei piange urlando e il suo cuore va a mille. Voglio precisare che nella sua cameretta lascio due luci da muro a forma di luna e di stella accese soffuse quindi non è mai al buio.
Per favore risolvetemi questo rebus perché non riesco più a gestire il suo comportamento.
Vi ringrazio anticipatamente e saluto.
Cara Paola,
è tutto ok. La sua piccola attraversa un momento tipico della crescita che tutti i bambini vivono. E' un momento dove il buio fa paura, i sogni spaventano,... E' un una fase di transito del tutto normale.
Non è che veda cose bruttisime, vede cose che le fanno paura: anche se non è facile da capire non è la stessa cosa. Potremmo dire che in qualche modo la sua piccola bimba vive una fase che precede una nuova conoscenza per divenire grande.
Facciamo un esempio. Provi a pensare a lei quando bambina per la prima volta ha visto la grandezza del mare, quando ne ha percepito la profondità, ... il mare o qualsiasi altra esperienza nuova. In fondo alla curiosità di un bambino per qualche cosa di nuovo, rimane un granellino di paura che delle volte di notte diventa più grande, un po' troppo grande!
Allora, quando il buio della notte fa paura, quello che può fare una madre è accendere la luce, anche in senso metaforico. Mi spiego. Le luci che lei lascia giustamente accese alle nove non possono quietare la paura delle undici che è quella del primo sogno. Ciò che può fare è, quando sua figlia si sveglia e piange, andarle accanto, abbracciarla e parlarle per richiamarla alla realtà. Cerchi di porre nella sua voce tutta la serenità di cui è capace e verbalizzi quel brutto sogno per mandarlo via. "Adesso è tutto finito. La mamma è qui con te, vicino a te che ti protegge e tu chiudi gli occhietti e ricominci a dormire vicino al tuo pupazzo che ti tiene compagnia. Anzi. Facciamo piano, perché l'orsacchiotto sta dormendo altrimenti lo svegliamo."
Le auguro notti serene e se vuole mi scriva ancora.
copyright © Educare.it - Anno I, Numero 4, Marzo 2001