- Categoria: Problemi con il sonno
- Scritto da Laura Fornari
Non dorme!
Mirco ha 22 mesi e va al nido da quando ne aveva 10.
Non ha mai dormito molto, poi ho letto "Fate la Nanna" e per 5 mesi siamo rinati dormiva dalle 21 alle 6 - 7 del mattino con risvegli ma si riaddormentava da solo. A maggio ha iniziato una terapia pranoterapeutica x le sue continue otiti e non ha più dormito come i mesi precedenti.
Ora iniziato il nido e non c'è modo di dormire: facciamo il rito del bagnetto, pigiamino, il latte, il bacino al babbo e poi a letto sempre alle 21 al massimo le 21,30 ma quando sono le 23 si sveglia e piange senza riuscire a tranquillizzarlo, solo il lettone lo calma relativamente perchè ha un sonno non tranquillo.
Siamo sfiniti cosa possiamo fare? Non voglio che prenda il vizio di dormire con noi.
Gentile signora,
la sua lettera non mi dice molto sulle abitudini e sulla storia del suo bambino e posso solo contare su una sua indicazione che secondo me è abbastanza significativa. Lei mi parla di otiti ricorrenti e di una cura pranoterapeutica.
Secondo il mio punto di vista, questo disturbo non dovrebbe essere sottovalutato; l'otite dà molti disturbi anche nel sonno provocando risvegli continui ed irrequietezza. Forse la pranoterapia è insufficiente e sarebbe più efficace una cura farmacologia mirata prescritta da un otorinolaringoiatra. Non sottovaluti anche la possibilità di curarlo presso qualche istituto termale specifico per la cura delle otiti e delle riniti (nella mia zona per es. ci sono le Terme di Sirmione).
Per quanto riguarda l'aspetto psicologico del sonno, vi consiglio meno rituali prima del sonno: potrebbero essere pratiche che eccitano eccessivamente il bambino e lo mettono nella condizione di non volersi staccare dall'ambiente che lo circonda. Il bagnetto potrebbe essere fatto prima di cena, così all'ora di coricarsi Lei gli legge una favola o gli canta una ninna nanna; gli dia un oggetto che lo faccia sentire vicino alla mamma (il cuscino, un suo indumento notturno, un pupazzo che sia appartenuto ai genitori e che agli occhi del bambino li rappresenti).
Se si sveglia durante la notte, lo si rassicuri lasciandolo nel suo lettino, o, se appare impaurito, lo si prenda in braccio e lo si aiuti a tranquillizzarsi, senza parlare ma semplicemente coccolandolo ed aiutandolo a riprendere sonno per poi rimetterlo nel suo lettino.
Può essere utile una piccola luce che rimanga sempre accesa e che lo faccia sentire più sicuro. Non utilizzate mai espressioni che possano far collegare il dormire ad una punizione (se non fai il bravo vai a letto o ti chiudo nella tua cameretta). Sicuramente voi non lo farete ma non si sa cosa possono percepire i bambini anche se detto da altre persone, magari indirettamente; possono essere messaggi che vengono "captati" da racconti o esperienze descritte da adulti in loro presenza. Se durante il giorno dorme più di un paio d'ore cercate di ridurre le ore di sonno giornaliere, ma prima di tutto verificate che il risveglio non sia causato dal mal d'orecchio.
copyright © Educare.it - Anno IV, Numero 12, Novembre 2004