Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIV, n. 9 - Settembre 2024

Russamento notturno

Luca ha 27 mesi. A novembre 2007 ha fatto, pressochè in contemporanea, una brutta gastroenterite e una bronchite, che lo hanno portato a un dimagrimento di un chilo e a un ventilato ricovero poi scongiurato dalle discrete condizioni fisiche del bambino, che mangia sempre
volentieri e, anche quando è malato, non rimane mai a digiuno sembra che questo lo abbia aiutato molto a riprendersi piuttosto velocemente.

Nei due anni precedenti ha fatto un'altra bronchite e un'otite, non importanti, e qualche episodio di raffreddamento. Per il resto ha uno sviluppo normale sia dal punto di vista fisico sia comportamentale.

Dopo l'ultima bronchite però sono iniziati per lui alcuni problemi respiratori, che mi preoccupano. Quando non ha il raffreddore, le narici sono molto secche con formazione di secrezioni che si seccano e induriscono rimanendo nel naso per giorni interi, fino a quando in qualche modo non le tolgo io ammorbidendole con la fisiologica.

Quando dorme, e in particolare la notte, russa, e respira spesso con la bocca. Non sono certa che soffra di apnee, ma sento forte e chiaro che fa fatica a repirare dal naso. Per il resto mangia, gioca, dorme abbastanza bene, anche se il sonno è un po' agitato, "atletico" direi visto che la
mattina lo trovo in tutti gli angoli del letto.

Sia per mio marito che per la pediatra, che non esclude comunque controlli futuri, non è un problema grave, ma io invece sono preoccupata non per gli esiti clinici della cosa, ma perchè vorrei tanto aiutarlo a repirare meglio e sentirlo in difficoltà comincia a pesarmi molto, tanto che lo farei anche operare se fosse necessario. Ma vorrei un consiglio sui passi da compiere, sulle terapie casalinghe che posso seguire (aerosol o altro), e su quali elementi devo tenere d'occhio per evitare un peggioramento della situazione.

Prima di novembre quando dormiva quasi non lo sentivo respirare e quindi deduco che qualcosa sia successo (adenoidi o altro). Aggiungo infine che non gli cola il naso, e che è un bambino piuttosto "catarrale", nel senso che quando ha episodi di raffreddori sono sempre accompagnati da produzioni elevate di catarro. Del resto è così ancora oggi mio marito che per di più è allergico ad acari e gaminacee e quindi, pur non russando molto, ha il naso quasi sempre toppato.
Attendo una vostra risposta in merito e vi ringrazio in anticipo.

 

Gentile Sig.ra,
concordo con il pediatra che ha in cura abitualmente il bambino che la situazione non è grave . E' sicuramente un disturbo fastidioso la respirazione orale che lei descrive in maniera molto dettagliata.
La sua ipotesi di una ipertrofia adenoidea pseudo-ostruttiva è verosimile anche se non esclusiva. Potrebbe infatti essere presa in considerazione anche una componente allergica (data la familiarità) che andrebbe esclusa con accertamenti specifici (test allergologici) e che potrebbe giustificare l'ostruzione nasale persistente.
Indipendentemente dalla causa dell'ostruzione è comunque necessario, se non indispensabile, mantenere il naso pulito insistendo con l'igiene nasale (adeguati lavaggi con fisiologica) ripetuta più volte nel corso della giornata e, se necessario, anche della notte. L'ostruzione nasale infatti è responsabile di un ciclo vizioso che tende ad autoalimentarsi in quanto le secrezioni nasali ristagnanti tendono naturalmente ad infettarsi e a stimolare di conseguenza la formazione di ulteriori secrezioni mucose.
A poco serve la terapia aerosolica che, per definizione, è utile alla cura delle infezioni delle basse vie respiratorie e per tale motivo va utilizzata respirando con la bocca e non con il naso che trattiene le particelle erogate dall'aerosol (molto piccole) nel primo centimetro delle fosse nasali con scarsa possibilità di penetrazione in profondità nelle cavità nasali così piccole del bambino di meno di 3 anni. Farmaci decongestionanti di vario genere, sia per uso topico che sistemico, sono controindicati per i bambini sotto i 6 anni (una recente comunicazione di "alert" della Commissione Unica del Farmaco li controindica addirittura sotto i 12 anni ).
Infine l'indicazione all'adenoidectomia va valutata con cautela e con un tempo di osservazione che difficilmente porta lo specialista O.R.L. a prendere in considerazione l'ipotesi chirurgica prima del compimento dei 3 anni di età . Il russamento, da solo, non è un'indicazione riconosciuta e condivisa per l'adenoidectomia, diversamente dalle apnee notturne persistenti e dimostrate con monitoraggi specifici (valutazione della saturazione di ossigeno durante la notte a domicilio/monitoraggio della frequenza e della durata delle apnee in osservazione ospedaliera ) che sono un parametro di valutazione di "peso" riconosciuto dalla comunità scientifica.
Come si vede non è facile l'inquadramento di un bambino con un naso ostruito in maniera persistente e/o ricorrente. Sembrerà banale ma una corretta e costante igiene nasale è l'approccio terapeutico fondamentale e di sicuro effetto che qualsiasi ipotesi diagnostica venga approfondita prevede come base del trattamento.

 


Educare.it - Anno IX, Numero 6, Maggio 2009