Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 1 - Gennaio 2025auguri natale

Gemelli di 2 anni e poco più alla scuola materna

Buongiorno, sono mamma di 2 gemelli monozigoti maschi di 2 anni e di una bimba nata da poco.

Dopo la nascita di Leonardo e Gaetano ho ricominciato quasi subito a lavorare nell'azienda di famiglia, facilitata anche da un trasloco nell'appartamento situato proprio sopra l'ufficio in cui lavoro. Per cui già dalle prime settimane lasciavo i bimbi (che naturalmente spesso dormivano) con la Tata (donna di 65 anni con grande energia e grandissimo cuore, madre di 3 figli e nonna di 2 nipoti).

Nella stessa casa in cui la mia famiglia si era trasferita, vivono i miei genitori per cui spesso veniva in aiuto anche mia madre (ad esempio quando c'era da allattare visto che io non ho allattato al seno i bimbi ma toglievo il latte e lo davo con il biberon).

Quando i bimbi avevano alcuni mesi e cominciavano a stare svegli per più tempo, ed io lavoravo ormai 8-9 ore al giorno la Tata arrivava al mattino alle 8 e stava con loro fino alle 12,30. I bimbi uscivano a passeggio a volte con lei ed a volte con mia madre. Dalle 12,30 alle 14,30 i bimbi stavano con me e mio marito. Poi di nuovo con la Tata che iniziò a portarli a casa sua (abita a 500 metri da casa nostra). I bimbi rientravano attorno alle 19. Dalle 19 in poi mi occupavo io di loro con l'aiuto di mio marito. Questo dal lunedi al venerdi ad eccezione saltuariamente di un pomeriggio alla settimana nel quale non lavoravo e mi dedicavo io ai bimbi (eventualmente con mia madre).

A casa della Tata c'era sempre sua figlia e i 2 figli maschi di quest'ultima (che a quel tempo avevano circa 3 e 5 anni). So per certo che i miei figli erano curati con molto amore, forse troppo,
e troppe attenzioni. Infatti la Tata è purtroppo rimasta vedova un anno prima di iniziare a curare i miei figli e si è attaccata a loro enormemente.

Inoltre ho la sensazione che lei sia molto energica di suo, ma "spotoli" un po' troppo i bambini. Sua figlia anche coccolava tantissimo i miei figli e non so esattamente il perchè (forse grata che loro riempissero il vuoto rimasto a sua madre). Imponevano per esempio in continuazione di parlare a bassa voce ai 2 loro figli per far stare tranquilli i miei bimbi. Insomma in quella casa i miei figli erano un po' come 2 reucci.

A parte ciò ho questa sensazione di eccessivo "spotolamento" perchè lo hanno logicamente adottato anche nella crescita dei 2 loro figli (e nipoti della Tata) e so che essi che ora sono un po' cresciuti sono ancora attaccatissimi alla loro madre, ed hanno grande difficoltà a staccarsi (addirittura il grande che ha già fatto la prima elementare rifiuta di fare cose nuove purchè possa rimanere con la madre).

Proprio per questo motivo quando i bimbi avevano circa 14 - 16 mesi ho fatto in modo che andassero molto meno in casa della Tata, soprattutto perchè non mi faceva molto piacere che fossero curati dalla di lei figlia. Dai 14 - 16 mesi perciò, mentre la mattina passava sempre allo stesso modo (Tata + passeggiata o con Tata o con mia madre) il pomeriggio passava così: lunedi con Tata o a casa nostra o a casa di lei, martedi con Tata ma quasi sempre a casa nostra con anche altri cugini (infatti i miei figli hanno 4 cugini maschi di 5,2,2,0 anni più di loro), mercoledi con me o con mia madre, giovedi con mia suocera ed a volte anche separati (uno con mia suocera ed
uno con mia madre), venerdi con la suocera entrambi.

Oggi i miei bimbi hanno due anni e 2 mesi e come erano anche da piccoli sono spesso capricciosi anche perchè tra loro si stuzzicano e picchiano spesso. Con altri bimbi soprattutto della stessa età non riescono ad instaurare un tranquillo clima di gioco ma spesso succede che si uniscono e picchiano e vogliono mandare via il terzo bimbo che è invece entusiasta di giocare con loro. Sono piuttosto pigri nel parlare (mamma, papà appia acqua co ancora sa Serena, la sorellina). Tra loro si esprimono un po' con versi ....

Non sono gelosi della sorellina (che tra l'altro allatto) che hanno accolto con molta emozione e gioia, e che almeno per il momento sembra meno capricciosa di loro (grazie a Dio è stata infatti molto brava fino ad ora). Insomma credo si capisca non sono soddisfattissima dei miei due bimbi maschi anche se sono bravi a mangiare, abbastanza svegli nel capire le cose, nelle attività motorie, spesso molto simpatici.

Un po' di colpe le abbiamo sicuramente anche io e mio marito (35 anni io e 34 lui) che abbiamo aspettato un po' ad avere figli e che visto che sono stati subito 2 ci siamo un po' esaltati e per molti mesi li adoravamo (a detta dei parenti) ma non ce ne accorgevamo.

Per tutte le ragioni di cui sopra ed anche perchè seguire 2 bimbi e una neonata non è facilissimo (ed io al mattino lavoro sempre ed anche al pomeriggio fino alle 17) ho pensato con mio marito di chiedere alla scuola materna (parrocchiale) del nostro paesino (non c'è un nido nell'arco di 25 km) di prendere i nostri bimbi a partire da ottobre 2-3 ore al mattino nelle attività didattiche mentre li prenderei prima che i bambini mangino. Intenderei andarli a prendere prima del pranzo che farebbero a casa con me o con la Tata.

A ottobre i miei bimbi avranno 2 anni e 3 mesi.

Mi scuso per essermi dilungata tanto, ma ho un po' di sensi di colpa per aver ricominciato subito a lavorare dopo la loro nascita ed essermi occupata poco di loro (anche se a parte il lavoro mi sono sempre dedicata solo a loro per il resto del mio tempo privandomi nel modo più assoluto di tempo libero per me).

Chiedo un Vs. parere sull'inserimento alla scuola materna ed un consiglio eventualmente su come farlo. Chiedo inoltre qualche consiglio su come proseguire nella crescita della mia famigliola. Grazie infinite.

 

Gentile signora,
c'è in lei molta attenzione educativa per la crescita dei suoi bambini. Inoltre esiste una
interazione continua con la figura del padre, che supporta e interviene nel vostro progetto educativo con disponibilità.
La situazione della sua famigliola mi sembra proprio positiva, ad una visione globale. Lei però, facendo le sue osservazioni, vorrebbe migliorare il clima educativo e ottimizzarlo.
Qualche considerazione. Per i suoi bambini sarà sempre più necessaria la coerenza di tutti gli adulti che si occupano di loro: scelte, atteggiamenti, tempi, regole(sì e no) potranno essere agevolmente coordinati in un'ottica legata al loro sviluppo. E lei, che dimostra sensibilità, con il marito, giorno dopo giorno, con calma e serenità potrete registrare quali atteggiamenti aggiustare o mantenere.
Per i bambini questo è un importante momento di inserimento nel tessuto sociale extra-familiare. Sono piccoli, è vero, egocentrici, però un momento di inserimento in una realtà educativa potrebbe essere utile, se seguito con attenzione e collaborazione con gli insegnanti.
Altrimenti sarà possibile qualificare il tempo passato con la tata, seguendo alcuni accorgimenti educativi improntati alla gestione dell'autocontrollo, con le regole con cui faranno sempre più i conti nell'esperienza relazionale nei prossimi mesi e anni(i famosi no che aiutano a crescere...). Sarà proprio l'intuizione, la conoscenza ed il rispetto per le regole che darà a loro le soddisfazioni nel rapporto con i coetanei e gli adulti, che non verranno visti al loro servizio, ma promotori di rapporti positivi e di padronanza dei propri vissuti emozionali.
Direi inoltre che appare essenziale l'atteggiamento con cui i genitori affrontano le esperienze socializzanti: serenità, apertura, fiducia, curiosità, coinvolgimento... attenzione di qualità...dialogo fra educatori...Atteggiamenti di timore, sfiducia, vengono sentiti dai bambini, più che ascoltati o esplicitati nelle parole.
Il ruolo del padre ora è molto importante in questa fase: i bambini apprendono da lui e apprenderanno negli anni futuri, in particolare, come approcciarsi con le regole e con il mondo esterno, la ragione e l'opportunità dei "paletti", che obbligano all'autocontrollo.
Mi permetta una considerazione che senz'altro fa già parte del suo vissuto: si trovi spazio per sé, è
importante, come donna e come moglie! Capisco che i bambini sono in un periodo molto delicato: tenga però presente che troverà questo consiglio sia per la sua persona, sia per il rapporto di coppia, che vuole il suo tempo, per non soffocare di lavoro e di impegni.
Ed ora un augurio: che lei e suo marito non diventiate genitori perfetti. Niente sarebbe più fastidioso e faticoso per i vostri bambini, perciò... buona avventura! Anche questo pensiero andrebbe approfondito. E che sia un'avventura gioiosa, così come merita, perchè così ricca di doni!

PS. Troverà in alcuni editoriali anche di archivio in Educare.it, alcuni spunti che ampliano queste mie considerazioni e bibliografia utile. Auguri!

 


Educare.it - Anno VIII, Numero 12, Novembre 2008