- Categoria: Principi educativi, regole
- Scritto da Paola Marchionne
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Fantasia del bambino: quali limiti?
Sono il padre di due bambini con un grosso dubbio: quale deve essere il limite alla fantasia dei bambini? Roberto ha quasi 4 anni, è timido ma vivace, ha una sorella minore che ama e odia a causa della gelosia, e ha tantissima fantasia.
Uno dei primi cartoni che ha apprezzato è stato "Il gigante di ferro", la storia di un bambino che incontra un robot che agli occhi di Roberto è il più forte del mondo.
Ha poi avuto in regalo piccoli personaggi giocattolo della Marvel, con cui gioca spesso e volentieri.
Da questo punto, anche a causa nostra, lui ha iniziato ad identificarsi in un bambino indistruttibile, forte come Batman, Superman o l'Uomo Ragno, che al presentarsi del pericolo spara le ragnatele e si salva. Dico a causa nostra perchè capita a tavola, per incoraggiarlo a mangiare, di dire "mangia tutto che diventi forte", anche i nonni incoraggiano con frasi simili, e magari tutto ciò ha alimantato in lui questa fantasia.
Secondo me non c'è nulla di male, tranne per il fatto che abbiamo paura che il bambino vivendo in una sua realtà, non riesca a valutare i reali pericoli, come uscire da solo (è capitato che all'asilo si mettesse vicino alla porta per tentare di seguire la madre) controbattendo che se avesse incontrato qualcuno che volesse fargli male lo avrebbe bloccato con le ragnatele, credere di riuscire a fermare le macchine e cose simili.
Mia moglie dice che dovremmo ripetergli allo sfinimento che sono tutte fantasie, ma secondo me la vita di un bambino senza fantasia è una vita in bianco e nero.
Non sappiamo quindi che strada intraprendere per rendere il bambino consapevole della realtà senza però limitarlo troppo.
Ringrazio per l'attenzione.
Gentile Papà,
innanzitutto, un ringraziamento di rito e rinforzo visto che a scriverci è un padre!!!
Mi permetta di entrare molto direttamente nella risposta che lei richiede: non abbiate paura della fantasia di vostro figlio, che è un bambino!
La frase più bella che lei ha detto e che, per me, è la più bella fra quelle che io abbia mai sentito è: la vita di un bambino senza fantasia è una vita in bianco e nero!
Di fatti cosa rappresenta la fantasia nella vita di noi tutti?
E' il sogno, il potere assoluto, la speranza, lo slancio, il divertimento, il superare tutto, anche con ogni mezzo: certe volte è staccata dalla realtà, la concentriamo in qualcosa; qualche volta convive con la nostra quotidianità.
Faccia una prima cosa per suo figlio: vada a vedere con sua moglie il film I sogni segreti di Walter Mitty, attualmente nelle sale e capirà tutto. A me è servito per capire mio figlio, presto 19enne, che è una vita che sta "con la testa per aria".
Ma veniamo a Roberto: tutti dicono ai propri figli "Mangia che diventi forte"! Si può ridurre a: "mangia se no non ti reggi in piedi", "mangia così hai energie","mangia se no finisce la benzina","mangia così diventi grande", ma sempre ad una idea di potenza lo leghiamo. Quindi tutto a posto, è normale.
Seconda cosa: si è identificato in un bambino indistruttibile. E in cosa dovrebbe identificarsi: in una lenticchia? Poi magari mi scriverebbe per problemi di autostima.
Tutti noi abbiamo bisogno di una idea grandiosa di noi stessi se no non potremmo mai volare, ruggire, difenderci, opporci, lottare. Non dico sempre, ma qualche volta sì.
Roberto si è messo accanto alla porta dell'asilo per seguire la mamma fuori? Grande!! La mia figliola, l'ho già raccontato, si attaccava alla mia sciarpa e io me la trascinavo fino all'uscita, ovviamente in urli e lacrime. Oggi, che è molto più grande, le assicuro che ha i cosiddetti piedi di piombo e, soprattutto, si assicura sempre del fatto che, quando ha da fare le sue cose, io sia ben altrove.
Quindi, tutto normale: il bambino ha così facile accesso alla fantasia perché sente di dover compensare la sua limitazione, il suo essere piccolo, il fatto di dover essere sempre accompagnato e protetto. Inoltre, ha degli affetti così viscerali e forti (voleva stare con la sua mamma!) che vorrebbe veramente piegare il mondo intero.
Sua moglie dice di ripetergli che sono tutte fantasie: c'è modo e modo di dirglielo. Ditegli:"Ma cucciolo! Ma quanto volevi stare con la tua mamma se volevi fermare le macchine con le ragnatele (perché quello è il suo massimo!) ?...allora stasera la mamma ti racconta una favola tutta per te, o ti fa un coccolo speciale, oppure sabato esce con te da solo così fai il pieno!"
Glielo direte con le regole, che sono una limitazione per la realtà, figuriamoci per la fantasia. E starà a Roberto incernierare regole e fantasia nella realtà: diventerà uno con il naso fra le nuvole, uno sempre svampito, o un rigidone attento a tutto e precisino? Beh, staremo a vedere..
Per intanto state tranquilli, va tutto bene. Se dovesse però permanere in voi questo timore di "allontanamento dalla realtà", ragionateci fino allo sfinimento prima di tutto voi.
E mi lasci chiudere con una osservazione: Il Gigante di Ferro è un film bellissimo, purtroppo poco diffuso e poco conosciuto. Io, invece, lo raccomando: ha fatto grandi cose anche sui miei figli.
Però, anche identificarsi nel bambino, non è mica male...ci ragioni su!
copyright © Educare.it - Anno XIV, N. 2, febbraio 2014