Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIV, n. 9 - Settembre 2024

  • Categoria: Racconti

La bambina curiosa

coraline 3In un grande giardino in cui c’erano alberi grandi e molto belli giocavano tre bambini e due bambine. 
Un giorno una bambina non aveva voglia di fare le solite cose, così si mise a camminare, e cammina cammina si trovò in un grande giardino dove c’era una quercia e alberi di melograno e di ciliegie.
Sull’albero più grande, la quercia, c’era una corda, dove a turno i bambini facevano la fila per salire. Ogni volta che toccava alla bambina curiosa, lei si divertiva ad andare sempre più su, sempre più in alto.
Sembrava che volasse e non aveva affatto paura. Ma la bambina, nonostante riuscisse a salire velocemente sull’albero, aveva tanta paura di scendere.

Mentre si stava allenando un bambino le suggerì di fare una gara a chi scendeva prima dall’albero. La bambina aveva visto che lui era molto veloce a scendere, e anche se aveva un po’ di paura accettò lo stesso la sfida. Durante la discesa il bambino cominciò a prenderla in giro e a sbeffeggiarla ma lei, non volendo fargli capire che aveva paura di scendere in fretta, e avendo trovato un’apertura nell’albero, vi si nascose. Camminando nel buio la bimba inciampò e cominciò a rotolare sempre più giù, e dopo aver fatto tante capriole si trovò in un lungo corridoio, con tante porte colorate.

Dopo essersi ripulita e messa in ordine il vestitino e i capelli, si guardò intorno e vide delle porte chiuse. “Cosa ci sarà mai dietro queste porte?”.
Spinta dalla curiosità bussò alla prima porta di colore giallo su cui era appeso un cartellino con il numero uno. “Toc toc”. Ma nessuno rispose. Dopo numerosi e vani tentativi decise che avrebbe bussato un’ultima volta e, se non avesse avuto risposta, sarebbe entrata senza permesso.

Non appena ebbe finito di pensare ciò, una voce forte rispose dicendo: “Sono il numero uno, lasciami dormire”.
Allora la bambina andò a bussare alla porta rossa dove c’era una targhetta con sopra il numero due.
In sottofondo sentì molti rumori e una vocina che diceva “Lasciami giocare, io sono il numero due”.
La bambina pensò “Se la porta gialla è il numero 1 e la porta rossa è il numero 2, uno più uno fa due e così via!”
Si avvicinò quindi alla terza porta di color nero, molto brutta e piena di macchie. Attaccata alla porta c’era una cordicella con su scritto “Se mi tiri ti dirò il risultato”.
Nonostante la paura la bambina tirò velocemente la cordicella che ora diceva “uno più uno fa due e due più uno fa tre”. Dopo aver letto il risultato la bambina capì e disse “allora tu sei il numero tre, la somma dei numeri sulle altre porte”. La porta numero 3 si aprì e la bambina ci trovò dentro tutti i bambini del grande giardino, che giocavano allegramente.
Mancava solo il bambino che l’aveva presa in giro, il quale per il grande dispiacere si era trasformato nell'albero più grande del giardino.

 


Autore: Natalina Sposato, insegnante della scuola primaria, laureata in Storia Medievale e specializzata per il sostegno. Ama scrivere piccole storie per bambini che possono stuzzicare la fantasia ed il piacere di conoscere i numeri

copyright © Educare.it - Anno XVI, N. 3, Marzo 2016

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