Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 12 - Dicembre 2023

Roberto Dalla Chiara e Matteo Centonzeinsegnare alle ombre

All-In
Un altro giro di carte nel Paese dei destini possibili Storie, incontri e percorsi formativi

Brè, Treviso, 2023
pag. 196, 14 Euro

libro non disponibile presso la Redazione

dalla quarta di copertina

Può un diario dialogante raccontare come i percorsi formativi possano evolversi nel tempo, scoprendo le storie di chi insegna e di chi apprende?
Può un testo esperienziale far emergere corpi e storie di persone incontrate lungo i tragitti della vita, ed avere il potere di apprendere e far apprendere senza il timore di scoprirsi? E trasformarsi così in una sorta di occasione formativa anche per chi in quelle storie non c’era?
Tutto questo i narratori hanno iniziato ad esplorare, facendo emergere le loro storie per poi allargarle alle diverse posizioni che via via occupavano.
I narratori sono due, un docente (il Prof.) ed uno studente (Matteo), mentre le voci delle storie riportate sono molte e diverse. Le si incontrano nella storia dei due protagonisti, nel loro dialogo interiore ed in quello a distanza, in una sorta di reciprocità che porta ad una continua e sempre più intensa esposizione.
Ne è nato il racconto di un sapere costruito nello sfondo di un edificio universitario, dove i pensieri dovrebbero essere i protagonisti, e negli spazi di una pratica professionale, dove gli apprendimenti non possono che essere comuni e molteplici.
E tutto questo è stato messo in scena.
Il Prof. racconta la sua ricerca di un insegnamento inclusivo della propria storia personale, della storia degli studenti che incontra, della storia delle persone/utenti che diventano a loro modo maestri. Ed i maestri si incontrano ovunque, nelle storie passate, presenti e future. Anche gli studenti possono diventare maestri.
Matteo racconta la sua evasione, alla scoperta del mondo attorno a sé. La voglia di esplorare, giocare, inseguire e, alcune volte, anche ascoltare. Storie, dialoghi, scene, che si fondono lungo l’esclamazione “libertà!”, rivendicata da un’intera generazione che vive le strade universitarie.
Ne è nato un testo di storie, di intermezzi e di incursioni, di una ricerca riflessiva e condivisa.
Anche questo è stato narrato, perché queste storie sono nostre e ci possono illuminare.