Che cosa significa essere adolescenti oggi? A quali criticità è esposta la famiglia con figli adolescenti nell’epoca attuale e nella specificità sociale e culturale delle moderne società complesse? L’articolo esplora in modo sintetico le caratteristiche dell’età adolescenziale e propone suggerimenti educativi per supportare la costruzione dell’identità e del progetto di vita.
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L’articolo propone una lettura della crisi della società contemporanea attraverso il corpo, in una visione che coniuga l’esperienza soggettiva/oggettiva, il corpo come dato di natura e il corpo come prodotto culturale e collettivo. In particolare, si analizza la relazione dei giovani con il proprio corpo, anche con lo scopo di tracciare alcune linee educative di fronteggiamento del disagio.
Si assiste oggi a un perdurante stato di crisi generalizzato, a un’atmosfera esistenziale in cui tanto gli atteggiamenti individuali che quelli collettivi tendono a esprimersi in forme di fragilità diffusa. Su tutti, i giovani sembrano affrontare le conseguenze di forme di disagio sempre più complesse. Da qui, la necessità di ipotizzare degli interventi specifici. Per fronteggiare una crisi, di qualsiasi natura essa sia, è necessario identificarne i tratti salienti oltre che gli effetti prodotti, così poi da poter sviluppare interventi specifici, volti a risolverne le cause. Riconoscendo il corpo come un vettore semantico, è possibile dargli una duplice funzione: quella di punto di osservazione privilegiato attraverso cui analizzare nel profondo gli effetti della crisi e risalire alle cause che la determinano; e quella di punto di attacco per interventi mirati attraverso cui avviare il superamento della crisi individuale, per poi espandersi alla sfera collettiva. Il corpo è, infatti, uno straordinario punto di osservazione sul mondo, soprattutto nelle società occidentali moderne, in cui è diventato il segno tangibile dell’individuo, il luogo personale e personalizzabile in cui si manifesta la differenza, una distinzione sociale e culturale. Posto al centro dell’azione personale e collettiva, esso è il punto nevralgico della dimensione esistenziale, oltre che la porta di ingresso in cui il mondo sociale entra nel mondo personale.
Leggi tutto...L’assottigliamento della popolazione giovanile che sbilancia l’età media del Vecchio Continente verso la senescenza, nel nostro Paese si acuisce di problematicità per la mancanza di diffuse opportunità di lavoro, di inserimento sociale, di impegno civile e politico. L’articolo analizza il fenomeno mettendo in luce quattro fattori che contribuiscono, spesso involontariamente, ai processi di marginalizzazione dei giovani nella società.
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Continuamente alle prese con il loro smartphone, fruitori quasi voraci di applicazioni di instant messaging, incapaci perfino di studiare senza essere connessi alla Rete, gli adolescenti di oggi colpiscono per la familiarità che intrattengono con le nuove tecnologie e per la centralità che nella loro vita hanno la comunicazione online e i social network. Chi sono i nostri adolescenti? Come vivono le emozioni, i sentimenti e la sessualità, in un tempo che sembra privilegiare la comunicazione virtuale? E gli adulti cosa sanno di loro? L’articolo si addentra con taglio pedagogico in tali questioni cercando di offrire alcune risposte.
I disturbi del comportamento alimentare, oggi molto frequenti, hanno una genesi multifattoriale. Secondo una serie di studi, tuttavia, vi sono dei fattori di rischio che aumentano la possibilità di ammalarsi, fra cui il sesso, l’etnia, l’età, la familiarità, gli abusi subiti nell’infanzia. Parimenti esistono alcuni fattori preventivi, tra i quali un ruolo importante è svolto dai programmi di educazione alla salute e al benessere in età evolutiva, che si servono dei costrutti della dissonanza cognitiva e dell’alfabetizzazione mediatica.
Leggi tutto...Le forme di prepotenza che vedono protagonisti bambini e ragazzi di tutte le età sono in aumento e ancora oggi non vengono attuate sufficienti strategie di fronteggiamento di tali problematiche.
Casi di aggressività nei confronti di compagni si registrano precocemente tra i banchi di scuola e in tutti quegli ambienti esterni all’edificio scolastico che permettono l’incontro e la relazione tra pari.
Questo fenomeno ha molteplici forme di manifestazione sociale: l’azione offensiva, infatti, può originarsi attraverso attacchi fisici, verbali ed elettronici, come per esempio parole e offese messe per iscritto o espresse oralmente (bullismo diretto) oppure ricorrendo all’esclusione e all’isolamento della vittima dal gruppo, beffeggiandola alle spalle (bullismo indiretto).
Fai login per leggere l'articolo completoÈ un luogo comune considerare l’anoressia una malattia dovuta ai moderni canoni estetici, indotta dalla moda e dal desiderio di piacere in senso estetico. In questo scritto si adotta una prospettiva secondo la quale l’anoressia nervosa è considerata una patologia dalle origini molto più profonde, legate al rapporto con gli affetti più cari e con se stessi. Si presenta un approccio di cura che, oltre che psicologico, è pedagogico e sistemico: a partire dalla famiglia si opera a favore per una riprogettazione dell’esistenza non solo della persona anoressica ma di tutti i soggetti coinvolti.
Fai login per leggere l'articolo completoI giovani polverizzano una quantità vertiginosa di merce, catalogabile sia come oggetti sia come prodotti immateriali (sogni, ambizioni, desideri, piaceri). I cool style incidono fortemente sui processi di autostima, autorealizzazione e appartenenza dei consumatori ampliandone lo status symbol e determinandone un elevato potere d'acquisto dei prodotti. Il costo, infatti, non è attribuito in base ai servizi che offrono, ma in relazione al sentimento di appartenenza che sviluppano [1].
Fai login per leggere l'articolo completoProprio commentando le raffigurazioni che i primitivi hanno lasciato nelle grotte [1], e quel rapporto particolare tra uomo e animale che ne è il tema ricorrente, Bataille costruisce una teoria dell'uomo e della sua formazione. L'esigenza del filosofo è rintracciare il punto di congiunzione tra l'uomo razionale, così come disegnato dalla concezione cartesiana in poi, e l'uomo della vita, che viene alla luce in un modo antico, assai vicino a quello dell'animale.
Fai login per leggere l'articolo completoIn psicologia per percezione s'intende la facoltà soggettiva di un individuo di rappresentare il proprio sé o attraverso la sensazione emozionale o attraverso la dimensione corporea, oppure attraverso entrambe. Alcuni autori, tra cui Galimberti (1994) definiscono la percezione come “un insieme di funzioni psicologiche che permettono all’organismo di acquisire informazioni circa lo stato e i mutamenti del suo ambiente grazie all’azione di organi specializzati quali la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto”.
Al fine di raccogliere informazioni sullo stato del proprio corpo tramite la sensibilità questa facoltà riesce quasi automaticamente ad avvertire gli effetti dell’ambiente circostante e le modificazioni del proprio sé fisico ed emotivo.
Prima di addentrarci nel tema specifico di questo articolo, vediamo anche la definizione di causalità: qui vogliamo intendere quella facoltà secondo la quale chi percepisce un effetto è in grado di risalire alla ragione “causale” che lo ha prodotto. E’ interessante apprendere che già Piaget (1970) la riconosce nella capacità del bambino quando si riferisce all’attività psichica dei primi mesi di vita, sostenendo che all’inizio è semplicemente un’assimilazione dell’ambiente circostante al funzionamento degli organi .
Se il bambino procede nel “mettere i mezzi e i fini”, significa che sta costruendo un universo che “diventa coerente in cui gli effetti succedono alle cause e in cui l’attività propria deve sottomettersi a leggi obiettive”.
“Non nutro più alcuna speranza per il futuro del nostro popolo,
se deve dipendere dalla gioventù superficiale di oggi,
perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile,
irriguardosa e saputa. Quando ero ancora giovane
mi sono state insegnate le buone maniere ed il rispetto per i genitori:
la gioventù di oggi invece vuole sempre dire la sua ed è sfacciata.”
Esiodo
Uno degli orientamenti metodologici più diffusi della sociologia è quello di studiare la devianza per comprendere la normalità, nell’assunto che, solo infrangendo la norma è possibile conoscerne i limiti, i confini, gli spazi di applicazione, l’intensità con cui è rispettata.
Fai login per leggere l'articolo completoL'analisi di cui intendo riferire i risultati è supportata da un periodo di lavoro presso l'Osservatorio del Disagio Giovanile del Comune di Venezia-Mestre, dall'osservazione personale come formatore, e da quanto riferito e verificato in più occasioni d'incontro con colleghi e personale socio-educativo di Servizi Pubblici o privati.
Fai login per leggere l'articolo completoIl rischio è la possibilità prevedibile di subire un danno o un inconveniente come conseguenza del proprio comportamento o di difficoltà oggettive. Nel linguaggio comune però questo termine viene spesso usato come sinonimo di probabilità di un pericolo.
Durante l’adolescenza, la percezione della possibilità di una reale minaccia viene minimizzata e dilatata nel tempo, ed essa varia enormemente fra coloro che un rischio l’hanno corso e coloro che ancora non lo hanno esperito [1].
Quando una famiglia inizia a scoprire che il proprio figlio entra nella fase adolescenziale si trova a dover affrontare una criticità che le richiede una ristrutturazione interna faticosa e complessa. Ristrutturazione che deve avvenire a molti livelli e che richiede un particolare sforzo, non solo per ripristinare una certa funzionalità familiare, ma anche perché ciò avvenga nel minor tempo possibile.
L’adolescenza, comporta un progressivo cambiamento fisico e psichico, una graduale percezione della realtà, una incessante sete di autonomia ed una continua ricerca di un’identità: un grosso carico che, inevitabilmente, ricade sulla famiglia. Essa deve assumersi, in modo quasi esclusivo, il peso emotivo e relazionale che diventa sempre più oneroso sul piano psicologico con l’intensificarsi della fase evolutiva in questione.