Negli ultimi anni, in relazione all’uso sempre maggiore dei nuovi mezzi di comunicazione, il fenomeno del cyberbullismo ha assunto un grande rilievo tra adolescenti e pre-adolescenti. La comunicazione e le relazioni interpersonali sono processi molto complessi che richiedono l’impiego di strutture e componenti cognitive, tra cui la Teoria della Mente e il sistema dei neuroni specchio, entrambi ritenuti alla base dei meccanismi empatici. Poiché le aree cerebrali alla base della Teoria della Mente e del sistema dei neuroni specchio sono ancora in fase di sviluppo durante l’adolescenza, è plausibile che le abilità cognitive ad essi legate non siano ancora del tutto strutturate durante questo periodo dello sviluppo. L’articolo offre una lettura dell’aggressività agita on line a partire da tale prospettiva scientifica.
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Ognuno di noi in diversi momenti della propria vita ha fatto esperienza di relazioni aggressive: come aggressore o come aggredito o come osservatore. E chissà quante altre esperienze di questo genere ci aspettano. Quando si è genitori o fanciulli, quest'esperienza è all'ordine del giorno perché quotidiano è l'imperativo del vivere insieme, dell'insegnare e dell'imparare a vivere.
Fai login per leggere l'articolo completoIl fenomeno del "bullismo", dicono le statistiche, è in preoccupante in aumento.
Secondo il norvegese Olweus, probabilmente il massimo esperto su questo tema presente nel panorama internazionale, "uno studente è oggetto di azioni di bullismo (bullying) quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da uno o più compagni" e precisa che "per parlare di bullismo è necessario che vi sia un’asimmetria nella relazione".
Il comportamento aggressivo costituisce da sempre uno dei principali oggetti di interesse degli studiosi di psicologia sociale. Malgrado una grande attenzione dedicata a tale oggetto d’analisi, e malgrado una serie vastissima di lavori sull’argomento, il mondo della ricerca scientifica non è ancora riuscito a trovare una definizione del concetto di comportamento aggressivo che sia accettata in maniera unanime.
Fai login per leggere l'articolo completoGli episodi di bullismo, cioè quei comportamenti oppressivi ripetutamente messi in atto da parte di una persona (persecutore) al fine di intimidire e dominare un’altra persona (vittima), stanno diventando sempre più frequenti al mondo d’oggi, soprattutto nell’ambito delle scuole medie e superiori.
Fai login per leggere l'articolo completoSempre più frequentemente si sente parlare di violenze brutali messe in atto nei confronti di soggetti indifesi ed innocenti. Aggressioni orribili, comportamenti incredibilmente antisociali e sadici messi in atto senza nessuna pietà e senza alcun indugio. “Sono dei malati di mente”: è questa l’espressione che più spesso si sente pronunciare dalla maggior parte delle persone che vengono a conoscenza di questi orribili fatti.
Fai login per leggere l'articolo completoIl 43% dei bambini italiani sceglie videogiochi e playstation come principale forma di intrattenimento ludico (secondo quanto emerso dal Sesto Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza - Novembre 2005 - di Eurispes e Telefono Azzurro).
I genitori acquistano videogames per i loro ragazzi e allo stesso tempo si lamentano della violenza e del sangue che spesso i bambini devono subire nel corso del gioco.
Per "aggressività", ovvero per comportamento aggressivo o problematico, s'intende un particolare stato d'animo su base emotiva caratterizzato da un'insieme di azioni dirette al male di una persona, o dell'ambiente, tali da infliggere sofferenze di natura fisica o morale. I comportamenti problema possono assumere le forme più varie e strane.
Fai login per leggere l'articolo completoIl bullismo elettronico, ossia quella forma di nuovo bullismo messo in atto sfruttando i mezzi tecnici messi a disposizione dal continuo sviluppo della tecnologia (videocellulari, chat on line, telecamere digitali, blog della Rete, flame-mail e hate-mail ecc.), può essere contrastato non solo con la fondamentale ed imprescindibile educazione dei ragazzi ad un uso consapevole del Web, ma anche ricorrendo ad un “intervento lato-server”, cioè impedendo ai siti specializzati in scambio di filmati di diffondere files nocivi al costume e alle norme sociali.
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