Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

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Il sovrappeso e l’obesità in età evolutiva: cause e linee di intervento

obesita infantileNel mondo i minori in eccesso ponderale (sovrappeso ed obesità) sono oltre quaranta milioni. Un monitoraggio effettuato sui bambini italiani di nove anni avverte che i soggetti in sovrappeso sono circa il 22%, mentre quelli obesi costituiscono il 10% di tale popolazione.

Diversi fattori sono alla base di questo incremento del peso, in primo luogo la sedentarietà. Frequentemente i genitori sottovalutano tale problematica, ignorando le conseguenze che siffatta condizione comporta; il più delle volte è sufficiente una ristrutturazione dello stile di vita dei ragazzi per debellare questa tendenza.

L’articolo analizza i diversi aspetti di questo fenomeno complesso, da quelli medici all’intervento psicoeducativo, al ruolo della scuola.


La sedentarietà

Diverse ricerche svolte hanno avvalorato la tesi secondo cui la sedentarietà predispone all’insorgenza di diverse malattie. Infatti, uno stile di vita sedentario produce le seguenti alterazioni:

  • aumento della trigliceridemia e della colesterolemia;
  • riduzione della sensibilità all’insulina;
  • incremento dei processi di demineralizzazione ossea, con conseguente osteoporosi;
  • implementazione dei disturbi psicologici e di adattamento sociale, tanto nei bambini che negli adulti.

Da stime recenti, fatte dall’Organizzazione Mondiale della Salute, ogni anno nel mondo circa tre milioni di persone muoiono per cause imputabile ad uno stile di vita sedentario. D’altra parte, secondo un’inchiesta svolta nel 2008, circa un terzo della popolazione mondiale conduce una vita sedentaria e, fra i generi, le donne rispetto ai maschi sono meno propense a praticare un’attività motoria e sportiva.

In Italia, dai dati Istat del 2010, si evince che il 38% della popolazione dai tre anni in su non effettua nessuna attività sportiva.

Riguardo alla distribuzione sul territorio nazionale, sembra che le regioni del Nord-Est siano le più attive per quel che riguarda la pratica sportiva: infatti, in tale zona geografica la percentuale della popolazione globale che pratica lo sport è attestata sul 40%. Gli ultimi posti in questa classifica sono occupati dalle regioni meridionali, dove si trova una percentuale molto bassa di persone che praticano l’attività sportiva. In Campania e Sicilia solo due persone su dieci praticano uno sport.

Dallo studio PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) del 2009, denominato “Guadagnare Salute”, si evince che il 30% delle persone intervistate non pratica nessuna attività fisica. Inoltre, la percentuale di individui che adotta uno stile di vita sedentario è maggiore con l’avanzare dell’età, cresce con il minore grado di istruzione e con le difficoltà economiche. In pratica, le persone più anziane, meno istruite e con problemi economici tendono a non praticare l’attività motoria.

Un problema che sta assumendo connotazioni importanti è rappresentato dall’incremento del sovrappeso e dell’obesità nell’età evolutiva, legato soprattutto allo stile di vita sedentario. Infatti, il 38% dei bambini passa più di tre ore al giorno a guardare la televisione o a giocare ai videogiochi.

Spesso né le famiglie e né la scuola hanno coscienza delle problematiche connesse allo stile di vita sedentario e al conseguente incremento di peso. A questo riguardo, per esempio, i genitori sottovalutano l’importanza dell’attività motoria e sportiva nella crescita dei propri figli e le scuole hanno un monte ore dedicato a queste discipline estremamente esiguo.