- Categoria: Monografie
- Scritto da Carlo Matteo Callegaro
Prima lettura di una ricerca esplorativa sulla figura del Pedagogista Clinico
Nell’articolo si presenta la prima lettura di quanto sta emergendo da una ricerca, ancora in corso, coordinata dal prof. Claudio Girelli (Dipartimento Sciente Umane dell’Università di Verona) che ha come oggetto la figura del Pedagogista Clinico® afferente all’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC). L’indagine è stata realizzata intervistando n. 31 Pedagogisti Clinici operanti nelle varie regioni d’Italia, alla ricerca dei tratti caratterizzanti e degli aspetti evolutivi di questa professione, che per quanto recente, deve adattarsi ai mutamenti della società.
Introduzione
Nel 1974 il prof. Guido Pesci conia il termine “Pedagogia Clinica”, fondandone le basi epistemologiche sulla filosofia, la teologia, il diritto e la medicina. Da allora ad oggi questa scienza ha avuto un continuo sviluppo, grazie al lavoro di ricerca e validazione dei propri metodi e tecniche d'intervento, che hanno trovato formalizzazione in un percorso formativo specifico che porta alla qualifica professionale di Pedagogista Clinico®.
La Pedagogia Clinica aspira a risolvere problemi che hanno uno stretto legame con la vita reale… è chiamata a far fronte a fatti, fenomeni e comportamenti della persona in ragione della propria individualità e di tutto ciò che frena, ostacola o inibisce.(Pesci, Mani, 2021, pag. 10).
Il 16 aprile 1997, il Movimento dei Pedagogisti Clinici fonda a Firenze l’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC), atto pubblico registrato al n. 2423, ed elegge presidente il prof. Guido Pesci. Dal 2 maggio 1997, l’ANPEC viene inserita in Banca Dati del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). Nel maggio l’Associazione attiva Sezioni provinciali e regionali su tutto il territorio nazionale e rappresentanze all’estero. Nel 2004 si fonda l’Euro Anpec, la federazione dei Pedagogisti Clinici in Europa, avente come scopo quello di riunire, rappresentare e proteggere i diritti e gli interessi delle associazioni dei Pedagogisti clinici presenti nei Paesi dell’Unione Europea, nonché dei professionisti che esse rappresentano. Fin dalla sua costituzione l’ANPEC riconosce l’Istituto Superiore Formazione Aggiornamento e Ricerca (ISFAR)-Formazione Post-Universitaria delle Professioni®, come unico ente per la ricerca scientifica, la formazione e l’aggiornamento del Pedagogista Clinico®, e accoglie per convenzione l’uso del marchio.
Attualmente il percorso formativo, per acquisire le competenze utili all’esercizio della professione del Pedagogista Clinico, prevede un percorso triennale che include incontri in aula, in atelier e online, studio di testi, performance tecnico-professionali, preparazione di materiali, partecipazione a iniziative scientifico-culturali, compilazione e discussione di una tesi finale. La formazione di 1500 ore si articola in 13 week-end (sabato e domenica), 2 settimane intensive nella sede di Montevarchi (AR) e 5 lezioni in modalità online.
L’accezione Clinica in estensione alla parola Pedagogia non identifica un intervento sanitario, ma si rifà a un più ampio interesse nell’aver “cura della persona”, in quanto tutti hanno necessità di ricevere cure, perché è così che si possono dischiudere le varie potenzialità (Mortari, 2006). Clinica è quindi qui intesa come passare dalla logica dell’oggetto educabile (la specifica competenza o abilità) alla logica del soggetto, cioè di colui che al centro della pratica educativa. E’ esso, il soggetto in divenire, che farà proprie le sollecitazioni fornite grazie alle sue caratteristiche. Non solo, utilizzerà ciò che avrà appreso nel proprio specifico contesto di vita.
Non si deve però intendere che la Pedagogia Clinica non consideri il soggetto come avulso dal sistema/contesto in cui è inserito. Egli è sempre inteso come parte di un sistema più ampio (famiglia, gruppo, società) e ne subisce le influenze di questo, e al tempo stesso influisce esso stesso sul sistema.
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Autore: Carlo Callegaro, Pedagogista Clinico®, docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona.
copyright © Educare.it - Anno XXII, N. 3, Marzo 2022