Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

  • Categoria: Dibattito a scuola
  • Visite: 8328

Organizzare i discorsi per il dibattito regolamentato

dibattito a scuolaNel dibattito regolamentato, dopo aver reperito il materiale con cui sostenere le proprie posizioni, è fondamentale organizzare le argomentazioni e le informazioni raccolte in funzione del formato, o protocollo di dibattito, adottato. Con «protocollo di dibattito» indichiamo l’insieme di regole e di attività che strutturano, regolamentano e caratterizzano il dibattito stesso permettendone uno svolgimento lineare e completo (Hanson, 1990).

Nel panorama internazionale i protocolli di dibattito sono molteplici e finalizzati al raggiungimento di obiettivi educativi diversi. Ad esempio, il Karl Popper Format coinvolge due squadre di tre componenti ciascuna e si propone lo sviluppo e la diffusione del pensiero critico in vista di una società aperta (Trapp et al., 2005). Il British Parliamentary, invece, prevede quattro squadre di due componenti ciascuna e, affondando le sue radici nelle discussioni deliberative della British House of Commons, richiede che le squadre schierate per la stessa posizione, pur competendo tra loro, non si contraddicano. Tale coerenza è funzionale alla preparazione degli studenti a partecipare a coalizioni politiche dove rigettare o contraddire le affermazioni dei supposti partner politici comprometterebbe la stabilità della coalizione stessa (Meany e Schuster, 2003).

La varietà di protocolli esistente richiede, a chi organizza i dibattiti, di riflettere sul formato più adatto agli obiettivi educativi e formativi da raggiungere (Cfr. De Conti, 2013). Tuttavia per esemplificare l’organizzazione dei discorsi, si presenta qui un protocollo particolarmente adatto per il contesto scolastico italiano e che permette un ampio coinvolgimento di studenti: il Patavina Libertas. Riferito al motto dell’Università di Padova che recita Universa Universis Patavina Libertas, e che attesta la grande libertà di pensiero sempre concessa ai suoi docenti e studenti, il Patavina Libertas prevede due squadre di sette studenti ciascuna: cinque svolgono i discorsi richiesti dal protocollo, mentre due, poiché non direttamente coinvolti nell’esposizione, affiancano la squadra aiutando ad analizzare con più distacco il dibattito.

Schematicamente il protocollo può essere distinto in fase di argomentazione, pausa e fase di replica, e così illustrato:

Fase di argomentazione

1. Prologo: 2 minuti.

2. Prima argomentazione: 3 minuti.

3. Seconda argomentazione: 3 minuti.

Fase di Pausa

10 minuti

Fase di

replica

4. Replica: 2 minuti; difesa degli avversari: 2 minuti.

5. Epilogo : 2 minuti.

Gli interventi, al fine di garantire al dibattito uno sviluppo ordinato, graduale e completo, dovranno essere svolti alternatamente dalle due squadre e prevedere un’organizzazione del materiale rinvenuto durante la ricerca pertinente alle loro specifiche funzioni.