- Categoria: Dibattito a scuola
- Scritto da Manuele De Conti
Replicare alla controparte in un dibattito regolamentato
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Il termine «replicare» copre un’ampia varietà di significati che vanno dalla semplice e piana risposta alla più bellicosa ritorsione. Sinonimo di ribattere, controbattere ed obiettare, replicare indica generalmente l’azione di opporre argomenti a tesi ed argomenti avversari. Tecnicamente si riferisce all’esecuzione di una o più tattiche volte a mostrare la debolezza della posizione antagonista che è poi il compito da svolgere nell’intervento di replica di un dibattito regolamentato: mostrare la debolezza degli argomenti della controparte avvalendosi delle tattiche più appropriate alla situazione.
Contestare tesi e argomenti è un compito centrale dell’impresa conoscitiva e sociale dell’uomo. Epistemologicamente, la replica permette di saggiare la solidità delle teorie scientifiche e dei risultati della ricerca scientifica. Cognitivamente, permette di elaborare opinioni oggettivamente più certe e decisioni più ragionevoli sostenendo l’autocritica e contenendo gli errori determinati dalle tendenze sistematiche della nostra facoltà di ragionamento. Socialmente, è esercizio della libertà d’espressione e si oppone alla censura e al totalitarismo.
Tuttavia, per essere in grado di svolgere con competenza questo compito in contesti dibattimentali regolamentati, oggetto di questi articoli, è fondamentale conoscere le modalità attraverso cui replicare. Individuare e impiegare le più appropriate tecniche permetterà infatti d’elaborare quei discorsi con cui mostrare le fragilità della posizione concorrente che costituiscono gli interventi denominati “di replica”.