La complessità sociale ha portato grandi cambiamenti anche nella scuola. A mutare non sono solo i contenuti e la didattica, ma anche il ruolo che come istituzione essa riveste nella società: alla scuola si chiede oggi un’educazione a 360° gradi, per una crescita globale della personalità degli alunni e la prevenzione primaria del disagio.
Per rispondere a questo mandato, gli insegnanti hanno dovuto far propri di concetti, metodi e tecniche di natura non strettamente didattica e di derivazione più psicologica e sociologica. Ha questa origine il “counseling scolastico”, cioè quella particolare relazione d’aiuto fondata sull’ascolto non direttivo, sull’empatia, finalizzata a favorire interazioni positive tra studenti, insegnanti, genitori ed eventuali altri educatori.
In questo articolo si intende analizzare il “circle time”, che si inscrive tra le modalità con cui può essere realizzato il counseling a scuola.