Il ruolo dell'empatia, tra le competenze relazionali, è universalmente riconosciuto. In questo articolo si documenta brevemente un progetto, rivolto agli alunni del primo biennio di una scuola secondaria di secondo grado, finalizzato alla conoscenza dell'empatia, come costrutto teorico, ed all'autoconsapevolezza sulle proprie abilità a questo riguardo. Tutta l'attività si è svolta in inglese, in modo da potenziare la competenza comunicativa degli studenti in L2-Inglese e l'acquisizione di un lessico specifico riguardante le emozioni.
Prima di entrare nel vivo dell’attività didattica, è stato utile attivare l’interesse e la partecipazione del gruppo classe. Attraverso slide e scrivendo alla lavagna alcune parole riguardanti le emozioni positive e negative, è stato introdotto il vocabolario emotivo che risulterà poi utile per la compilazione di un questionario. In questa prima fase i ragazzi hanno trascritto su un foglio o su un dispositivo elettronico le parole presentate e le hanno tradotte, rielaborando il materiale fornito verbalmente e per immagini.
Il concetto di empatia è stato spiegato attraverso alcuni termini strettamente collegati al linguaggio delle emozioni e dei sentimenti. Gli alunni sono stati invitati ad associare correttamente i sentimenti con le relative parole scritte. Al termine dell’attività gli studenti hanno rivolto delle domande all’insegnante per poter chiarire eventuali dubbi sull’argomento affrontato.
Il passo successivo è stato rispondere al Empathy questionnaire, pubblicato dall’Institute of Psychology dell'Università di Leiden in Olanda (2). Il questionario è composto da 18 frasi ed è suddiviso in tre tipi di empatia: empatia cognitiva (cognitive empathy – Understanding), empatia affettiva (affective empathy – Contagion) e preoccupazione empatica (prosocial motivation – Support). Ogni frase è un’affermazione su come si può reagire di fronte ai sentimenti degli altri. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma il compilatore deve scegliere fra tre possibilità di risposta (“non vera”, “a volte vera”, “spesso vera”). L’utilizzo di materiale autorevole ha reso il progetto più attraente agli occhi degli studenti.
E’ seguita una discussione sulle diverse risposte date e sui punteggi raggiunti e la spiegazione sui diversi tipi di empatia. Ogni alunno, a seconda del punteggio raggiunto nel questionario, ha potuto prendere consapevolezza del tipo di empatia posseduta e ha avuto la possibilità di riflettere su come sviluppare gli altri tipi di empatia. Sviluppare la consapevolezza delle proprie emozioni, comprendere come agiscano nella loro mente, ha permesso agli studenti di prendere coscienza della loro personalità e dei loro punti deboli e forti.
In questo step formativo ci si è avvalsi di un video sull’empatia. “The power of Empathy” racconta la storia di una volpe che sta attraversando un brutto periodo e un orso suo amico, cerca di aiutarla a superare i suoi problemi, utilizzando l’empatia. Nel video appare anche un cervo che usa la compassione per aiutare la volpe. L'autrice, Brené Brown, docente e ricercatrice presso l’Università di Houston, è esperta in studi sui rapporti umani. In uno dei suoi numerosi scritti afferma che la vulnerabilità è il luogo in cui nascono l’amore, il senso di appartenenza, la gioia, il coraggio, l’empatia, la responsabilità e l’autenticità (2012). Comprendere la possibilità di mostrarsi vulnerabili ed essere comunque accettati, è una grande conquista per gli studenti.
E' stato somministrato un cloze test, svolto a coppie, come verifica in itinere. Il cloze test è un esercizio costituito dall’inserimento in un testo di parole precedentemente cancellate. I cloze test richiedono la capacità di comprendere il contesto e il vocabolario al fine di individuare i termini che vanno inseriti nelle parti cancellate; sono di solito somministrati per valutare il livello di conoscenza di una seconda lingua e per comprendere i processi di apprendimento degli alunni. Nel tempo restante, gli studenti hanno eseguito un esercizio di comprensione a scelta multipla, riflettendo sull’empatia, sulla compassione e sui sentimenti rappresentati dai tre animali. I quesiti a scelta multipla consentono di verificare il raggiungimento degli obiettivi, che vanno dal semplice livello di conoscenza a livelli che implicano la capacità di applicare in contesti nuovi le conoscenze acquisite. L’attività didattica si è conclusa con la correzione collettiva dei due test e con una significativa discussione sui risultati.
Alla fine del percorso progettuale è stato somministrato agli alunni un questionario di autovalutazione per riflettere sulle attività svolte, per valutare il grado di autoconsapevolezza raggiunto a livello emotivo e per raccogliere il livello di gradimento in modo da migliorare la progettazione. Merita riportare alcune risposte date alla domanda n. 6: Che cosa hai imparato da questa attività?
Alla fine del progetto, gli alunni hanno imparato a riconoscere l’importanza dell’empatia nei rapporti umani, a riflettere sull’opportunità di sviluppare tale capacità per riconoscere e accogliere e comprendere le emozioni degli altri.
Autrice: Valeria Valentini. Docente di Lingua Inglese presso la scuola secondaria di II grado. E’ laureata in Lingue e Letterature Straniere e specializzata in attività didattiche di sostegno. Ha conseguito il Master in Anglo-Irish Studies, Dublino.
copyright © Educare.it - Anno XXI, N. 12, Dicembre 2021