Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 1 - Gennaio 2025auguri natale

Sulle riforme della scuola

L’evoluzione da Preside a Dirigente Scolastico

Ufficio dirigente scolasticoLa storia della Dirigenza Scolastica può essere riassunta in cinque fondamentali passaggi: la legge Casati, la Riforma Gentile, i Decreti Delegati del 1974, la legge n.59/1997 e la legge 107/2015. L’articolo ripercorre tali documenti allo scopo di comprendere come sia mutata nel tempo la rappresentazione del ruolo di chi è chiamato a dirigere gli Istituti scolastici del nostro Paese.

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  • Scritto da Maria Grazia Carnazzola
  • Categoria: Riforme della scuola

La necessaria formazione dei docenti

formazione

Con la "Buona Scuola" la formazione continua degli insegnanti è diventata uno degli strumenti strutturali a sostegno del ruolo docente. Paradossalmente, chi ha fatto della didattica la propria professione rischia di non cogliere l’occasione di utilizzare la formazione per il miglioramento continuo, sia attraverso la riflessione sulle proprie pratiche sia per avviare azioni di ricerca ad ampio raggio, in collaborazione con i colleghi, il mondo accademico, le famiglie e il territorio. L’articolo si addentra su questi temi, sottolineandone criticità ed opportunità.

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Verso un nuovo paradigma dell'inclusione scolastica

disabili scuolaIl decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 66, detta delle nuove norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Questa legge è stata emanata in attuazione dell'art. 1, commi 180 e 181, lettera c, della legge n. 107/2015.

Il paradigma inclusivo

All'articolo 1 del decreto sono delineate le caratteristiche del paradigma inclusivo, che deve contrassegnare ogni scuola. In pratica, attraverso delle strategie educative e didattiche, devono essere sviluppate le potenzialità che contraddistinguono ciascuna diversità apprenditiva, presente nel contesto scolastico, con la finalità di migliorare la qualità della vita di ciascun alunno disabile. Questo scopo deve divenire uno degli archetipi fondanti dell'identità culturale, educativa e progettuale di ciascuna scuola. Inoltre, il decreto sollecita la partecipazione della famiglia dell'alunno diversamente abile e delle associazioni di riferimento alla progettualità inclusiva della scuola. L'articolo 2 afferma che le norme individuate si applicano agli alunni di ogni ordine di scuola, che presentano disabilità certificata ai sensi dell'art. 3 della legge 104/92.

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Considerazione inattuale sulla dispersione e l’alternanza scuola-lavoro

alternanzaL’articolo propone una riflessione critica e costruttiva sull’impatto dell’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro nella didattica. Si affronta in particolare la delicata questione del se e come sia possibile ricondurla a “sistema”, nell'ottica di una scuola per la Democrazia e la Cittadinanza, piuttosto che al novero dei meri obblighi normativi, il cui adempimento acritico rischia a volte di snaturare il significato stesso dell’Autonomia scolastica.

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