E’ stato da poco siglato presso la sede del Dipartimento Antidroga della Casa Bianca (ONDCP), un accordo di collaborazione scientifica tra il Governo italiano, rappresentato dal Senatore Carlo Giovanardi e i rappresentanti governativi del Dipartimento antidroga americano. Il protocollo di intesa tra i due governi nato da una affinità di intenti e di vedute tra i Paesi, rappresenta un importante accordo che rafforza e implementa la collaborazione in materia di prevenzione, ricerca nell’ambito delle neuroscienze delle dipendenze e nella riabilitazione dei soggetti tossicodipendenti.
L’accordo che ha una valenza storica permetterà alla rete di ricerca e di assistenza italiana di avvalersi per il futuro delle più autorevoli ricerche americane nel campo, con indubbio vantaggio per tutte le persone malate e per le loro famiglie. "Stiamo costruendo una grande opportunità di collaborazione per il nostro Paese - hanno dichiarato in preparazione dell'incontro, Giovanni Serpelloni capo del Dipartimento Politiche Antidroga ed Elisabetta Simeoni (responsabile rapporti internazionali del DPA) - e per tutte le strutture pubbliche e del privato sociale, nonché delle regioni, che operano nel campo della lotta alla droga". Dopo la stipula di questo accordo, seguiranno a breve una serie di altri accordi con i principali istituti di ricerca degli Stati Uniti (NIDA e SAMSHA).
Memorandum di Intenti fra Repubblica Italiana e Stati Uniti d'America nell'area della ricerca, dei servizi e delle strategie politicheper la riduzione della domanda di droga (Italia - USA).
Le Parti Richiamando la Dichiarazione Politica adottata dall'Assemblea Generale nella sua 20^ Sessione Speciale, la Dichiarazione Politica ed il Piano d'Azione sulla Cooperazione Internazionale per una Strategia Integrata e Bilanciata per Combattere il Problema della Droga nel Mondo; Richiamando anche la Convenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961, come emendata dal Protocollo del 1972, la Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971, e la Convenzione delle Nazioni Unite contro il Traffico Illegale di Stupefacenti e Sostanze Psicotrope del 1988; Condividendo l'obiettivo di sviluppare modelli nazionali orientati alla prevenzione precoce dell'uso di droga fra i nostri giovani, ed, a tal fine, rafforzare la cooperazione tra diversi livelli di governo e fra il governo ed i diversi partner nelle comunità; Tenendo presente che la disapprovazione sociale, come è stato scientificamente dimostrato, può produrre una riduzione dei consumi, soprattutto di marijuana, e in particolare fra i giovani; Richiamando la necessità di evidenziare i danni causati dalle droghe e di enfatizzare ai giovani e alle loro famiglie i benefici di una vita senza droga, attraverso campagne nazionali contro la droga nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle comunità religiose, nella società civile e nei luoghi di aggregazione giovanile; Affermando che le proposte di legalizzazione delle droghe non costituiscono una soluzione efficace del problema; Affermando che l'uso di droghe comporta gravi danni alla salute e alla sicurezza e che rappresenta un grave costo per la vita umana, sotto il profilo fisico, sociale ed economico, minando il presente e il futuro delle nostre comunità; Convinte che tutte le politiche e le strategie debbano essere attuate riconoscendo che la tossicodipendenza costituisce un serio problema, non solo per il benessere sociale e per la sicurezza pubblica, ma anche a livello di sanità pubblica, che riguarda non solo la salute delle persone dipendenti da droghe ma anche persone terze, che potrebbero essere danneggiate dai comportamenti a rischio delle persone che fanno uso di droghe; Ritenendo che l'uso di droghe debba essere affrontato come un problema di salute pubblica e riconoscendo che la dipendenza dalle droghe è una malattia prevenibile, curabile e dalla quale è possibile il recupero, e che le migliori prassi nel settore sono quelle basate sull'evidenza scientifica; Considerando quali due obiettivi principali delle Parti la riduzione del consumo di droghe e la riduzione delle conseguenze associate all'uso di droghe; Mirando a creare modelli sempre più efficaci di prevenzione, intervento precoce, trattamento, riabilitazione, recupero e reinserimento sociale delle persone che fanno uso di droghe; Convinte che i servizi debbano essere fortemente orientati al recupero integrale della persona ed essere sempre associati alla prevenzione e al trattamento delle patologie correlate; Convinte della necessità di migliorare la qualità, la copertura e la varietà dei servizi disponibili per la riduzione della domanda di droga, inclusi quelli rivolti alla prevenzione, all'intervento precoce, al trattamento, alla riabilitazione, al recupero e al reinserimento come parte di un continuum di servizi sociali e cure mediche; Ritenendo fondamentale lo sviluppo di un sempre più efficiente sistema di dati inter-operabili sulle tendenze nell'uso di droghe, sulla fornitura di servizi, sui risultati dei programmi, e sui programmi di ricerca sottoposti a peer-review, Considerando che il dialogo e il confronto possano essere di mutuo beneficio sia per gli aspetti sociali, la prevenzione e, soprattutto, per la ricerca nelle neuroscienze e la sperimentazione farmacologica e clinica.
Segue il Memorandum di Intenti fra Repubblica Italiana e Stati Uniti d'America nell'area della ricerca, dei servizi e delle strategie politiche per la riduzione della domanda di droga (Italia - USA).
Fonte Dipartimento delle Politiche Antidroga
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