La pedagogia, forse più di altre scienze, adotta e si avvantaggia di molteplici prospettive o paradigmi conoscitivi per comprendere e operare nel variegato ambito educativo. L'impostazione positivistica, ad esempio, si ritrova spesso alla base di indagini pedagogiche che si propongono d'orientare le politiche educative; il costruttivismo si focalizza sull’apprendimento e la co-costruzione delle idee grazie al confronto dialogico e critico; l’approccio della pedagogia critica mira invece ad un’analisi storico sociale in funzione della consapevolizzazione delle dinamiche di mercato e di potere.
La coesistenza di molteplici punti di vista viene spesso guardata con sospetto e non di rado alimenta tensione e contrapposizione tra gli stessi ricercatori ed educatori, identificati e irregimentati nelle rispettive prospettive e metodiche. Tuttavia, per superare tale rigidità e per non compromettere lo spirito critico è importante saper valutare, far dialogare e applicare criticamente i diversi paradigmi che caratterizzano la pratica e la riflessione pedagogica, pena una dogmatica e acritica adesione ad alcuni orientamenti e una altrettanto acritica maldisposizione verso altri.
Gli articoli di questa sezione hanno l’obiettivo di avvicinare chi si occupa e s’interessa d’educazione ai più classici e diffusi paradigmi conoscitivi: dal positivismo al postpositivismo; dal costruttivismo alla teoria critica. Tale percorso inizierà con l’analisi del concetto di «paradigma», e si svilupperà mostrando i presupposti e le ricadute pratiche di ciascun paradigma in ambito pedagogico, al fine di favorirne una consapevole valutazione e una adozione critica.