Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIV, n. 5 - Maggio 2024

Vuole giocare con i bambini più piccoli

bambina-11-anniSono la mamma di una bambina di 11 anni che però vuole sempre stare con bimbi più piccoli, vale a dire 7-8 anni. Con i suoi compagni si sente a disagio e ho paura che a settembre quando inizierà la 1° media avrà molte difficoltà. Lei vuole solamente giocare, lo studio non le interessa e' molto infantile sono disperata. Cosa devo fare?

 

Carissima Signora,
l'interazione tra coetanei occupa nella ricerca in psicologia dello sviluppo uno spazio molto ampio e delicato. Per i bambini, ancor prima di riuscire ad interagire con i coetanei è importante, come dice Erik Erikson, valorizzare il concetto di identità personale. La costruzione della propria identità implica delle scelte obbligate nel proprio ruolo sociale. Molte volte si effettuano scelte sulla base di ciò che sentiamo per noi raggiungibile, coerente con i  nostri interessi e ideali. Questo processo inizia fin da molto piccoli per i bambini, e la capacità di scelta deriva dalla propria esperienza personale e scolastica.

Palmonari collega il concetto di identità alla stima di sé. Non so quale tipo di passato personale e scolastico abbia sua figlia ma sicuramente deve rafforzare la stima in se stessa. La mancanza di bisogno dei coetanei molto probabilmente deriva da un suo senso di inferiorità verso questi. Soprattutto per le femmine il bisogno degli amici, di sentirsi più grande della propria età è abbastanza normale nella vita sociale.

Un buon consiglio che deriva dalla psicologia di Piaget che mi sento di darle è di stimolare sua figlia verso l'interessa per un sport di squadra ad esempio. Questi gruppi formali, orientati quindi verso un fine sportivo ad esempio, stimola l'appartenenza ad un gruppo, aiuta a riconoscere il proprio ruolo e quello degli altri e soprattutto aiuta a condivedere emozioni negative o positive. Inoltre a sviluppare amicizie in cui negoziazione e competizione leale aiutando a diventare più sicuri.
Al contempo questo aiuto deve arrivare dalla famiglia attraverso una sempre maggior responsabilizzazione della figlia e a scuola. Le consiglio infatti di far presente agli insegnanti della scuola media questo disagio, perché anche loro attraverso il loro importante ruolo possono aiutare la bambina, a riconoscere nei suo pari un buon punto di riferimento.
Sono certa che una buona dose di fiducia in se stessa farà crescere in poco tempo sua figlia.
In bocca al lupo per il nuovo anno scolastico!


copyright © Educare.it - Anno XIV, N. 10, Ottobre 2014

 

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