- Categoria: Ricerche a scuola
- Scritto da Maria Vittoria Isidori, Clara Evangelista
L’accessibilità didattica con le TIC e la formazione degli insegnanti. Alcune evidenze d’indagine
L’articolo presenta l’indagine realizzata all’Università dell’Aquila tra gli insegnanti in formazione sul sostegno didattico in merito all’utilizzo delle tecnologie informatiche nella progettazione di una didattica accessibile e utile a favorire l’apprendimento degli alunni con disabilità.
Introduzione
Il paradigma tecnologico accompagna da diversi decenni l’evoluzione dei sistemi di elaborazione dei saperi e i processi di costruzione della conoscenza, così come, diacronicamente, le riflessioni, gli studi e le sperimentazioni sulle tecnologie interpellano i sistemi educativi / formativi e le diverse generazioni di modelli di educazione, istruzione e formazione a distanza anche in Italia (Bocci et al., 2022; Hughes et Read, 2018; Maragliano, 2012; Rivoltella, Rossi, 2019; Scarpellini et al., 2021 Trentin, 2001; Trinchero, 2006). Come mostrano le evidenze, se le tecnologie vengono utilizzate in modo mirato, presentando i contenuti scomponendoli in unità più semplici (chunking), esse consentono una riduzione del carico conoscitivo (Vivanet, 2020); possono fungere da amplificatori cognitivi, i tool cognitivi (Calvani, 2020); permettono di creare delle situazioni d’apprendimento favorevoli all’attivazione di molteplici canali sensoriali unitamente all’esecuzione di atti motori (Confalonieri & Repetto, 2018). Ma la stessa Evidence-Based Education mostra risultati in chiaroscuro in merito all’integrazione delle tecnologie nella vita quotidiana e a scuola (Hattie, 2009; Vivanet, 2020). Il cellulare, Internet, la musica e i social network rivestono un ruolo centrale nella vita dei giovani: il 90 % degli adolescenti ha un profilo su Instagram e Snapchat” (Bernath et al., 2020); anche il comportamento dei bambini più giovani (6-13 anni) viene influenzato dalla diffusione delle tecnologie che però rischiano di soppiantare le attività sportive e di gioco con effetti non costruttivi sullo sviluppo psico fisico del ragazzo. Basti considerare alle conseguenze della cosiddetta esternalizzazione della memoria (Waller et al., 2019). Tutto ciò brevemente premesso, la progettazione di una didattica accessibile ha visto un significativo arricchimento con l'Instructional Design (ID), le neuroscienze cognitive, l'intelligenza virtuale e aumentata (Vicente dos Anjos et al., 2022). Parallelamente nella scuola si è diffuso il convincimento per il quale, affinché un percorso didattico sia inclusivo, è opportuno cambiare approccio nell’insegnamento prediligendo l’apprendimento ad opera del discente di strategie e metodologie di elaborazione e rielaborazione dei contenuti, rispetto alla semplice assimilazione dei contenuti stessi (Samoylenko et All., 2022).
Nelle misure di sistema, relative alla formazione degli insegnanti, l’attenzione al tema dell’accessibilità didattica è presente in una prospettiva diacronica: dal Programma Sviluppo Tecnologie Didattiche (2000) alle Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici (2004), con le quali si fornisce una definizione di accessibilità intesa come la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.
Già la Legge n.9/2004 (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici) definisce le tecnologie assistive come gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici, superando o riducendo le condizioni di svantaggio. Nel decennio successivo compare il Piano Nazionale Scuola Digitale (2015). Sempre in relazione alle linee di investimento attente alla formazione dei docenti che in modo particolare ci interessa in questa sede, la linea “Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico” è fortemente interconnessa con “Scuola 4.0” (PNNR, 2022).
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Autori: Maria Vittoria Isidori, docente di Didattica Generale e Pedagogia Speciale, Direttrice Corso Specializzazione Sostegno, Referente di Dipartimento per la Disabilità e DSA dell’Università degli Studi dell’Aquila. Clara Evangelista, Tutor Coordinatore - Formazione Primaria e Corso Specializzazione Sostegno - Università dell’Aquila.
copyright © Educare.it - Anno XXIV, N. 4, Aprile 2024