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- Scritto da Angelo Ragusa
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La pedagogia del patrimonio culturale nel progetto HEREDUC
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Tra i numerosi ambiti di specializzazione della pedagogia, in tempi relativamente recenti ha fatto la sua comparsa la Pedagogia del patrimonio culturale. Si tratta di un approccio all’educazione che nasce da una nuova sensibilità nei confronti della valorizzazione e della tutela del patrimonio storico-artistico. La pedagogia del patrimonio culturale promuove la conoscenza degli aspetti storico-culturali del territorio di appartenenza, affrontando la minaccia di omologazione culturale verso cui tendono le società tecnologicamente avanzate.
Non a caso, nel corso degli ultimi anni, la definizione di patrimonio culturale si è ulteriormente ampliata con l’inclusione del patrimonio immateriale: le testimonianze o le tradizioni popolari, usi, costumi, la narrazione di storie tramandate nel tempo e con i cosiddetti paesaggi antropizzati, che testimoniano l’impatto dell’uomo sul paesaggio sulle località urbane o rurali destinate ad usi agricoli o ricreativi. Con l’arte, l’esperienza del territorio diventa motivo di arricchimento, perché consente di entrare in contatto con il mondo che ha prodotto l’oggetto e di individuare la realtà storica e spirituale nel suo continuo divenire.
Sulla base di questi presupposti nasce, nel 2002, il progetto triennale HEREDUC (heritage education) nell’ambito del programma Socrates (Comenius 2.1). Lo scopo principale era quello di dare diffusione in Europa alla pedagogia del patrimonio culturale, instaurando un rapporto privilegiato tra le istituzioni formative e le strutture museali, dove gli oggetti sono conservati, valorizzati ed esposti al pubblico.
I prodotti finali di tale progetto furono il manuale pratico per gli insegnanti (ricco di esempi concreti e buone pratiche operative) e il relativo sito Web, che offrono l’opportunità di sviluppare nuovi strumenti didattici e moderne metodologie per inserire il patrimonio culturale come disciplina pienamente integrata nelle pratiche educative in classe.
Il manuale (pubblicato in cinque lingue e scaricabile gratuitamente dal sito www.hereduc.net), consta di cinque capitoli ed ha un fine ambizioso: persuadere gli abitanti di un’area a scrivere la biografia del proprio patrimonio. Affronta con estrema semplicità, ma con rigore metodologico e scientifico, i molteplici aspetti della pedagogia applicata all’arte, partendo dai criteri di definizione del patrimonio culturale, soffermandosi sull’importanza storico-culturale del manufatto artistico e il suo significato per l’identità dell’individuo, fino all’esposizione di buone pratiche e suggerimenti per l’applicazione concreta di un progetto educativo di valorizzazione culturale. In particolare il manuale, nel rispetto della tradizionale divisione tra educazione primaria e secondaria, fornisce una guida preziosa che accompagna il docente nella programmazione di tutte le fasi del progetto, dalla scelta dello stesso, alle valutazioni finali. Per facilitare tale lavoro sono fornite schede di facile compilazione che offrono spunti e riflessioni ad ogni passo dell’attività programmata. L’ultimo capitolo raccoglie una serie di esperienze attuate in diversi paesi europei.
Una scheda evidenzia brevemente: titolo, il sito culturale oggetto dell’intervento, le discipline coinvolte, durata ed età degli alunni. In seguito viene presentata una breve descrizione delle modalità di realizzazione e degli obiettivi didattici (generali e specifici) che l’attività intende raggiungere. Ciascuno di questi esempi può essere utilizzato dagli insegnanti indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, per trovare le idee più adatte alle necessità del proprio contesto educativo, o per gestire l’organizzazione di un loro progetto.