Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

Quanto ne sappiamo sulle coccole ai nostri piccoli?

babywearingForse è difficile da capire ma le sensazioni e le emozioni si vivono sin dalla nascita: il bambino di pochi mesi vive il contatto (carezza) della propria mamma come comunicazione del "ti voglio bene". Si capisce che non è la semplice carezza ma un gesto dal potere unico e infinito. Ogni gestante dovrebbe sapere che il bambino nella pancia per il suo sviluppo ha bisogno delle coccole, cose semplici come la voce dei genitori, il suono di un carillon o di una o più musiche particolari, le carezze e i baci al pancione.

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La noia, linfa segreta della creatività

noia bambiniI ritmi sempre più frenetici del mondo contemporaneo hanno determinato un nuovo concetto di tempo: non più una categoria che l’uomo gestisce e utilizza per i propri fini, ma piuttosto un vorace cavaliere oscuro che lo travolge e lo fagocita, destituendolo dal suo ruolo di “padrone” a quello di “servo”. Neppure i bambini sono esenti da questo vortice e sono sottomessi al tempo. Sono oberati da impegni continui e scanditi da orari ben precisi: palestra, corso di musica, gara di nuoto, laboratorio artistico e... così via! Poveri bambini! Costretti a vivere le loro giornate come una frenetica corsa, non hanno neppure il tempo di annoiarsi... Ma sono davvero così felici di rinunciare a quella sensazione di vuoto non riempito che si chiama noia? E questa è davvero tutta deleteria o può addirittura essere considerata un valore?

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Relazionarsi con i bambini: piccole strategie educative

imgRelazionarsi con i bambini non è sempre facile. Bisogna avere interesse a farlo e, soprattutto, molta pazienza. A questo riguardo, si illustreranno alcuni consigli utili a far sì che questa relazionalità, soprattutto fra genitori e figli, possa essere il più proficua possibile per lo sviluppo del bambino.

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Quel difetto di empatia, specchio dei tempi

empatiaNumerosi studi hanno messo in risalto il ruolo dei neuroni specchio nello sviluppo del sistema nervoso e in particolare nell’evoluzione dell’intersoggettività delle relazioni primarie tra la mamma e il bambino. Le emozioni, i sentimenti rappresentano le basi per una presa di coscienza del proprio “io” che apprende, oltre le funzioni esecutive, il significato di un contesto relazionale. Il bambino si rispecchia nelle diverse tipologie espressive della madre prendendo possesso gradualmente di quanto e in quale misura le situazioni in cui si trova abbiano un risvolto positivo o negativo (gioia, dolore, rabbia, tristezza ecc.).

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