- Scritto da Carla Rossella Cavallo
- Categoria: Pedagogia del quotidiano
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Mi hai lasciato prima ancora di conoscerti
Perché parlarne? Perché dare voce a qualcosa che fa male, terribilmente male?
Solitamente sono le domande che subito mi vengono fatte appena sentono di cosa vorrei parlare. A questo punto io rispondo con una domanda: “Perché non parlarne? Cosa c’è di male nel condividere un dolore con tante altre persone?” Lo so che ci sarà l’interessato perché lo ha vissuto, l’interessato per capirci di più, l’interessato curioso e il disinteressato, come sempre!
Ma… molti ti consigliano di tenerlo per te e di non parlarne, sembra brutto, gli altri ci possono rimanere male, può ferire. Se vogliamo è un po’ contraddittorio se pensiamo che poi per superare questo dolore incolmabile hai bisogno di parlarne.
Se ne parla poco e te ne rendi conto solo quando ci sei dentro, quando sei tu a cercare una risposta o delle testimonianze che ti facciano da supporto anche se in realtà leggere o sentire di una perdita altrui non alleggerisce il tuo dolore.