Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

  • Scritto da Luciano Pasqualotto
  • Categoria: Educattiverie
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Giornalisti a servizio dell'informazione (non dei partiti)

mattarellaIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno ha dedicato un breve ma incisivo passaggio ai giornalisti: «un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico. Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze. Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi. La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido».

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  • Scritto da Giorgio Paci
  • Categoria: Educattiverie
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A scuola troppo presto

imgTra i fenomeni poco comprensibili di questi anni c'è la tendenza ad anticipare i tempi dei bambini e dei ragazzi: il tempo del cellulare, le uscite serali fino a notte inoltrata, il consumo di alcolici, le esperienze sessuali. Sono gli aspetti più eclatanti ma si potrebbe continuare. Ad esempio parlando dell'anticipo scolastico.

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  • Scritto da Alessandro Pisciandaro
  • Categoria: Educattiverie
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Il Governo, l'educazione informale e la Motovedetta Diciotti

imgCi sono aspetti relativi all'educazione informale che come educatori non possiamo ignorare. Si educa soprattutto con l'esempio e la triste vicenda dei migranti fermi a Catania sulla motovedetta della Guardia Costiera Diciotti, ne è un nefasto esempio. Decenni di educazione all'accoglienza, al rispetto dell'uomo e della sua dignità rischiano di essere cancellati in pochi giorni. Invitiamo i politici a non dimenticare mai che con le loro azioni educano molto più che con le parole.
Pensiamo alle negative ripercussioni emulative nelle classi, nei quartieri, nei luoghi di ritrovo dei giovani, frutto di un'educazione ricevuta che invita ai respingimenti, al rimandare "a casa loro" i migranti piuttosto che a soccorrerli e ad accoglierli.

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  • Scritto da Antonio Cervi
  • Categoria: Educattiverie
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La triste classifica delle vittime innocenti

imgLa sera del 22 maggio 2017, intorno alle 22.30, un uomo si è fatto esplodere alla Men Arena di Manchester, nel Regno Unito, poco dopo la fine del concerto della cantante statunitense Ariana Grande. Sono morte almeno 22 persone (tra cui bambine e adolescenti) e almeno altre 59 sono rimaste ferite. Due giorni dopo, il 24 maggio, al largo del porto libico di Zuara si è capovolta un’imbarcazione che trasportava più di cinquecento persone. Gli operatori dell’ong maltese Moas hanno detto di aver recuperato 34 corpi, per la maggior parte bambini.

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  • Scritto da Luciano Pasqualotto
  • Categoria: Educattiverie
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Lontano dagli occhi, lontano dal cuore

imgTra le migliaia di vite anonime annegate nel Mar Mediterraneo e nell’Egeo, di quando in quando su qualcuna si accendono i riflettori della cronaca. Ultimamente sono stati i bambini a suscitare un’emozione collettiva capace di squarciare, seppur brevemente, l’assuefazione alla tragedia che, poco o tanto, ci contagia tutti.
Era successo con il piccolo Aylan, fotografato cadavere sulla spiaggia di Bodrum in Turchia lo scorso settembre. In questi giorni la notizia che rimbalza sugli organi di informazione riguarda Garam, la bambina siriana di un anno trovata morta di stenti alla stazione dei bus di Adana, nel sud della Turchia, che aveva raggiunto tra le braccia della madre fuggendo a piedi da Aleppo.

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  • Scritto da Luca Pasi
  • Categoria: Educattiverie
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Il potere persuasivo della normalità

persuasioneCosì fan tutti: questa sembra essere diventata la regola del comportamento, almeno per la maggioranza delle persone. Non criteri morali o principi etici, né valutazioni in ordine alla salute ed all’ecologia, ma valori (o pseudo tali) legittimati dall’orientamento dell’opinione pubblica. Un “sentire”, spesso acritico e superficiale, abilmente indotto attraverso mode ed ai fini di interessi particolari. Una normalità persuasiva e pervasiva, che si insinua in ogni anfratto del vivere, dal piano più personale a quello sociale e politico.

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