Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIV, n. 9 - Settembre 2024

  • Scritto da Chiara Fossati
  • Categoria: L'AltraNotizia

The power of creativity: l'importanza della creatività nella formazione delle persone con disabilità

Power of Creativity web PNG 320x411Secondo il World Report on Disability oltre un miliardo di persone, circa il 15% della popolazione globale, è affetto da qualche forma di disabilità. Trovare il loro posto nella società, manifestare i propri talenti e sentirsi utili risulta, per queste persone, spesso difficile in quanto il sistema tende a definirli come “poco funzionali” e pertanto non impiegabili in attività lavorative o organizzative. Inoltre, le istituzioni pubbliche spesso accompagnano le persone disabili solo fino alla maggiore età, lasciando poi l’onere e la responsabilità in mano alle famiglie che decideranno se tenerli a casa o affidarli a qualche struttura assistenziale privata, soluzioni entrambe che difficilmente aiutano a delineare per queste persone un percorso di maggiore autonomia.

Leggi tutto …

  • Scritto da Ornella Recchi
  • Categoria: L'AltraNotizia

Cambia l'iter per diventare insegnanti

insegnanteCon la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) e l’emissione delle linee guida da parte dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur), le università e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) possono organizzare i corsi formativi, presumibilmente dal prossimo gennaio, necessari per l'abilitazione all'insegnamento nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado.

 

Leggi tutto …

  • Scritto da Angela Sterzi
  • Categoria: L'AltraNotizia

Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambini. Per tutti gli altri è un inferno

GazabimbiFin dai primi giorni di queste ostilità senza precedenti nella Striscia di Gaza, l'UNICEF è stato chiaro sulla necessità di un immediato cessate il fuoco umanitario, di far arrivare gli aiuti e di liberare i bambini rapiti. Come molti altri, abbiamo implorato la cessazione dell'uccisione dei bambini.
I nostri timori più gravi riguardo al numero di bambini uccisi, che sono diventati decine, poi centinaia e infine migliaia, si sono concretizzati in appena due settimane. I numeri sono spaventosi: si parla di più di 3.450 bambini uccisi; il numero aumenta in modo sconcertante ogni giorno.
Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambini. Per tutti gli altri è un inferno.
Ma le minacce per i bambini vanno oltre le bombe e i mortai. Vorrei parlare brevemente dell'acqua e dei traumi.

Una grave crisi idrica

Più di un milione di bambini a Gaza (ovvero tutti i bambini) vivono anche una crisi idrica. La capacità di produzione idrica di Gaza è pari ad appena il 5% della sua produzione giornaliera abituale. La morte dei bambini - in particolare di quelli con meno di un anno - per disidratazione è una minaccia crescente.

Questo è ciò che ha detto una mia collega dell'UNICEF, Nesma, che vive e lavora a Gaza. Ha due figlie, Talia di 4 anni e Zain di 7 anni: Mi spezza il cuore vedere bambini intorno a me che cercano una tazza d'acqua pulita e non riescono a trovarla. Zain continua a chiedere acqua normale. Intende acqua potabile sicura, non acqua salata che è l'unica opzione al momento e che sta facendo ammalare Zain, 7 anni, e molti altri bambini.
E poi c'è il trauma. Quando i combattimenti cesseranno, il costo per i bambini e le loro comunità sarà sostenuto dalle generazioni a venire. Prima di quest'ultima escalation, più di 800.000 bambini di Gaza - tre quarti dell'intera popolazione di bambini - avevano bisogno di assistenza psicosociale e per la salute mentale. Ciò prima di quest'ultimo incubo.
La stessa collega dell'UNICEF, Nesma, che ha parlato della sua bambina di 7 anni che chiedeva disperatamente acqua pulita, ha spiegato il trauma che sta vivendo la sua bambina di 4 anni. Talia, quattro anni, mostra gravi sintomi di stress e paura e ora soffre di comportamenti autolesionistici: si strappa i capelli e si gratta le cosce fino a farle sanguinare. Eppure, come spiega la madre: Non posso permettermi il lusso di pensare alla salute mentale delle mie figlie. Continuo a ripetermi: 'Nesma, tienile in vita'. E quando tutto questo finirà, fornirò loro supporto mentale e cure mediche.Perciò ribadiamo, a nome di Talia e Zain e degli altri 1,1 milioni di bambini di Gaza che vivono in un incubo: abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato. E tutti i valichi di accesso a Gaza devono essere aperti per consentire l'accesso sicuro, prolungato e senza ostacoli degli aiuti umanitari, compresi acqua, cibo, forniture mediche e carburante.
E se non ci sarà il cessate il fuoco, l'acqua, le medicine e il rilascio dei bambini rapiti? Allora ci precipitiamo verso orrori ancora più grandi che affliggono bambini innocenti.

Dichiarazione del Portavoce dell'UNICEF James Elder alla conferenza stampa del 30/10/2023 al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.

Fonte: Unicef.it

  • Scritto da Gianluca Tozzi
  • Categoria: L'AltraNotizia

Pedagogia speciale: premio internazionale per la prof. Catia Giaconi e il centro TincTec

giaconiRiconoscimento internazionale per gli studi in pedagogia speciale della prof. Catia Giaconi e del Centro di Ricerca da lei diretto in Didattica, disabilità e inclusione, tecnologie educative (TincTec) presso l’Università di Macerata.
Nell’ambito dell’VIII Congresso Internazionale di Neuroscienze e apprendimento “Brain Connection”, venerdì a Lisbona la docente e i suoi collaboratori riceveranno il premio per laboratori e gruppi di studio dedicato al professor Vitor Da Fonseca. L’assegnazione è stata motivata dalle ricerche in pedagogia speciale che hanno contribuito alla promozione di progetti inclusivi nei contesto scolastici, universitari, lavorativi e culturali.

Leggi tutto …