Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIV, n. 9 - Settembre 2024

Vivere di scuola

  • Scritto da Marcella Ferrante
  • Categoria: Vivere di Scuola

Una classe ideale

La nostalgia della Scuola è attualmente un mio sentimento costante. Ho sempre condiviso, durante gli anni d’insegnamento, le parole che Seneca appassionatamente scrive a Lucilio:…"io desidero trasfondere in te tutta la mia vita spirituale e provo una grande gioia d’imparare qualche cosa proprio per insegnarla: nessuna cosa per quanto eccellente e salutare mi darà mai diletto, se io debba saperla solo per me stesso…" ("Lettere a Lucilio", lettera VI).

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  • Scritto da Marcella Ferrante
  • Categoria: Vivere di Scuola

La felicità... di un'allieva infelice

Nella nostra Scuola (Istituto privato) non c'erano insegnanti di sostegno: gli allievi "difficili" erano affidati alla sensibilità dei docenti. In teoria, durante le riunioni degli Insegnanti previste per la programmazione didattica, si analizzavano questi singoli casi e si stabilivano strategie mirate a risolvere i problemi (di apprendimento o di comportamento) di ognuno, ma il più delle volte, all'interno della propria classe, ciascun Insegnante finiva per seguire il proprio metodo ritenuto, in buona fede, il più opportuno. Questo accadde anche con Lucia.

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  • Scritto da Marcella Ferrante
  • Categoria: Vivere di Scuola

Quante bugie!

Giorni fa,sfogliando l’agenda di scuola del 1989, mi è venuto in mente un episodio non proprio piacevole, ma siccome gli Insegnanti conoscono bene certe situazioni, voglio raccontare questa mia esperienza.

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  • Scritto da Marcella Ferrante
  • Categoria: Vivere di Scuola

Suor Ines

Giorni fa mi capitò fra le mani una fotografia fatta a fine anno scolastico 1995-96 con la quarta Magistrale. Lo sguardo mi andò subito su una allieva: una piccola suora argentina che chiamerò Suor Ines. Di lei ho un ricordo particolare a causa di un episodio che mi colpì molto: era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Pasqua; alla fine delle lezioni, nella strada, davanti al portone dell’Istituto, oltre alla solita folla chiassosa di studenti, quel giorno c’erano anche molti Insegnanti. Io stavo salutando la collega di Lingue quando improvvisamente si avvicinò a noi una motoretta con due giovani a bordo e uno di loro, velocissimamente, scippò la borsa alla mia collega. Tutto avvenne in pochi attimi lasciandoci attoniti e turbati.

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