Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXIII, n. 9 - Settembre 2023

Vivere di scuola

  • Scritto da Laura Alberico
  • Categoria: Vivere di Scuola
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La grande sfida di accompagnare alla vita

insegnanti adolescentiLa fine dell'anno scolastico mi spinge a fare qualche riflessione sulle metodiche messe in atto nella relazione educativa. Partendo dal presupposto che non esistono alunni ideali e perfetti, nè vincitori e vinti in un clima di confronto paritetico e di accoglienza, vorrei sottolineare la complessità ed anche la difficoltà quotidiana di una professione che solo in apparenza riveste un ruolo di rispetto e privo di contestazioni.

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  • Scritto da Giuliana Disanto
  • Categoria: Vivere di Scuola
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La Grammatica è un inferno

dante infernoFatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. Chi l’ha detto che bisogna essere molto grandi per iniziare a leggere e capire Dante Alighieri? Ogni personaggio, ogni storia, ogni messaggio deve sempre essere rielaborato in funzione di chi ascolta; negare la conoscenza a chi è troppo piccolo non è appartiene alla mia didattica quotidiana. Per queste ragioni, in occasione del Dantedì, ho parlato alla mia "giovanissima" classe (seconda Primaria) di Dante Alighieri e del suo particolare quanto sorprendente viaggio. Ho raccontato di un’avventura così grandiosa che la sua narrazione è diventata l’opera letteraria più imponente di tutti i tempi. Il lavoro che voglio presentare è tuttavia di natura differente; ho intrecciato elementi della Divina Commedia con contenuti della Grammatica per creare un gioco da proporre alla classe.

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  • Scritto da Laura Alberico
  • Categoria: Vivere di Scuola
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Il testamento del professor Carmina

pietro carminaPietro Carmina, il docente morto nell'esplosione di un edificio a Ravanusa, aveva salutato così i suoi studenti dopo aver concluso, con la pensione, il suo lungo periodo di insegnamento. Il testo si commenta da solo e dovrebbe rappresentare per tutti, docenti e alunni, un atto di fede, dedizione, coerenza verso una professione spesso bistrattata o poco considerata. Tanti alunni, spesso quelli più problematici, lasciano il segno nella memoria dei docenti ma è vero anche il contrario, come in questo caso.

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  • Scritto da Daniela Di Pasquale
  • Categoria: Vivere di Scuola
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La scuola ai tempi della crisi: quando la necessità diventa possibilità

bambini mascherina a scuolaIn un’intervista di qualche anno fa, chiesero a Reuven Feuerstein, padre della Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale, da dove provenisse il suo ottimismo, il professore rispose così: “Il mio ottimismo nasce dalla necessità, dal bisogno, dall’esigenza, da quello che si prova quando non c’è scelta. Per riuscire a cambiare qualcosa nell’essere umano devi averne la necessità, poi devi credere fermamente che sia possibile, anche se ti dicono che è impossibile, anche se ti dicono che non c’è più niente da fare, che stai, per esempio, dando false speranze […]. Nel dopoguerra, per esempio, ho lavorato con bambini appena usciti dall’inferno dell’Olocausto, bambini che avevano visto morire i loro genitori e fratelli, che vivevano solo il quotidiano e non credevano che potesse esserci un domani. Come potevo insegnargli a pianificare il futuro? A credere negli altri esseri umani? A sviluppare l’immaginazione? A dargli un senso di sicurezza? […] e io non avevo la minima prova che ci fosse alcuna possibilità di recupero, ma dovevo  assolutamente aiutarli. E quando c’è la necessità ti metti a lavorare e fai lavorare gli altri e combatti e convinci e ti convinci e ci riesci”.

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